Banca Dati "Nuovo Rinascimento"


LETTURE DEL SONETTO
I' ho già fatto un gozzo in questo stento
DI MICHELANGELO BUONARROTI


RISCONTRI





BURCHIELLO, sonetto Io son sì magro, che quasi traluco, in Sonetti del Burchiello del Bellincioni e d'altri poeti fiorentini alla burchiellesca, in Londra [ma Lucca/Livorno], 1757, pp. 114-115



   Io son sì magro, che quasi traluco
Della persona, e così dell'avere:
Che s'io vo per la via, son per cadere,
Sì poca è l'esca, di ch'io mi conduco.        4
   Così ho io turato ogni mio buco,
Ch'io non ho più che dar, né che tenere;
Ma ben m'è certo rimaso un podere,
Che frutta l'anno un bel fior di Sambuco:     8
   Ma non mi curo, sì sono avviato,
Che s'io avessi in man il Sangredale,
In picciol ora si saria fondato:             11
   E d'ogni mio principio arrivo male,
Di collo ad ogni amico io son cascato,
Nimico mi diventa ogni mortale:              14
          Gli Uccei, che batton l'ale,
E gli Animai, che son sopra la terra,
Le bestie, e fiere, ognuna mi fa guerra.     17



immesso in rete il 20 dicembre 1995