Banca Dati "Nuovo Rinascimento"


LETTURE DEL SONETTO
I' ho già fatto un gozzo in questo stento
DI MICHELANGELO BUONARROTI


COMMENTI E PARAFRASI




Commento del curatore


Il sonetto fu composto durante l'affrescatura della volta della Cappella Sistina (1508-1512) ed esprime il disagio e l'insofferenza provati nel corso della grande e travagliata impresa. Nell'autografo uno schizzo a penna raffigura in sembianze grottesche l'Autore intento all'opera.

1. I' ho... un gozzo: 'sono pieno', 'non ne posso più', come i volatili che hanno riempito l'ingluvie.

2. come... in Lombardia: passo di controversa interpretazione; Contini ha suggerito di intendere gatti nel senso di 'contadini' (come già in Burchiello); la Lombardia vale genericamente per regione settentrionale e alpestre; la similitudine farebbe dunque riferimento ad alpigiani gozzuti - secondo una credenza popolare - per le maligne conseguenze di un insalubre regime alimentare (l'acqua).

4. ch(e): si riferisce ancora all'acqua del v. 2; appicca: 'attacca'.

5. la memoria: la zona posteriore del cranio (ritenuta sede della memoria).

6. scrigno: 'gobba', la schiena ingobbita; arpia: mostro mitologico, per metà donna e per metà uccello, del quale Dante (la fonte più probabile) ricorda il "gran ventre" (Inf. XIII 14).

9. peccia: 'pancia' (secondo una dizione vulgata nella poesia giocosa del Quattrocento).

11. e ' passi... invano: 'non vedo dove metto i piedi'.

12. corteccia: 'pelle' (per designare la quale la poesia michelangiolesca adotta spesso metafore animalesche e vegetali: scorza, scoglia ecc.).

13. si ragroppa: 'si protende all'indietro come la groppa di un cavallo' (cfr. GIRARDI).

14. arco soriano: propriamente 'arco di Sorìa' (Siria); ma il riferimento geografico va preso in senso affatto generico; si tratta infatti di un tecnicismo letterario (cfr. CONTINI).

15-16. Però... porta: 'perciò la coscienza si perde in ragionamenti ingannevoli e distorti'.

17. si tra': 'si tira'; per: regge un complemento di mezzo.

18. La mia pittura morta: è noto come Michelangelo non considerasse sua "arte" la pittura (cfr. anche più sotto il v. 20) e con quanto mala voglia avesse accettato la commissione della Sistina.

19. Giovanni: Giovanni di Benedetto da Pistoia, letterato, che sarà funzionario del governo ducale e cancelliere dell'Accademia Fiorentina; di lui si conservano cinque sonetti indirizzati a Michelangelo.

20. non... bon: 'poiché mi trovo in una pessima (non... bon avendo valore di litote) situazione'; sendo: 'essendo' (forma aferetica del fiorentino argenteo).




immesso in rete il 20 dicembre 1995