Banca Dati "Nuovo Rinascimento"


LETTURE DEL SONETTO
I' ho già fatto un gozzo in questo stento
DI MICHELANGELO BUONARROTI


DOCUMENTI





GIORGIO VASARI, La vita di Michelangelo nelle redazioni del 1550 e del 1568 curata e commentata da PAOLA BAROCCHI, vol. I,Testo, Milano-Napoli, Riccardo Ricciardi («Documenti di filologia», 5), MCMLXII, p. 41



[...] Fu condotta questa opera [l'affrescatura della volta della Cappella Sistina] con suo [ = di Michelangelo] grandissimo disagio dello stare a lavorare col capo all'insù; e talmente aveva guasto la vista che non poteva leggere lettere né guardar disegni, se non all'insù; che gli durò poi parecchi mesi. Et io ne posso fare fede, che avendo lavorato cinque stanze in volta per le camere grandi del palazzo del Duca Cosimo, se io non avessi fatto una sedia che s'appoggiava la testa e si stava a giacere lavorando, non le conducevo mai; ché mi ho rovinato la vista et indebolito la testa di maniera che me ne sento ancora, e stupisco che Michelagnolo reggessi tanto a quel disagio. Imperò, acceso ogni dì più dal desiderio del fare et allo acquisto e miglioramento che fece, non sentiva fatica né curava disagio.




immesso in rete il 20 dicembre 1995