Pagine di Maura Del Serra


TEATRO

ARCHIVIO DEI TESTI




 

Agnodice: commedia drammatica / Maura Del Serra (introduzione di Giovanni Antonucci), Firenze, Le Lettere, 1998, pp. 87 (Premio "Fondi la Pastora", XXII ed.)

Genere: È insieme commedia e dramma
Struttura: 2 atti
Personaggi: 8 (femminili: 4) (maschili: 4)
Ambientazione: Atene, inizio del 3° sec. a. C.
Trama: Si rappresenta la storia di Agnodice (riportata dall'erudito romano Iginio) che in vesti maschili fugge da Atene ad Alessandria per studiare medicina, in quanto la legge ateniese vietava - ancora all'inizio del III sec. - l'esercizio della medicina alle donne. Agnodice, di ritorno da Alessandria, sempre in vesti maschili, esercita la professione tra le concittadine, suscitando, però, l'invidia degli altri medici, che infatti, l'accusano di seduzione delle pazienti. Agnodice, allora, costretta a rivelarsi, viene processata e condannata a morte, ma le ateniesi insorgono ottenendo la sua grazia e l'eccezionale facoltà di continuare ad esercitare l'arte della medicina in vesti muliebri

Debutto: Teatro Filodrammatici, Milano - 19 febbraio 1995
Regia: Maria Rosa Monetti
Interpreti: Roberta Turconi, Maria Pia Ceriani, Fabio Carraresi, Giovanni Siniscalco, Paolo Tedesco, Cristina Ceriani, Adriana Tedesco, Lucio Morelli, Allievi dei corsi di teatro.
Musiche originali eseguite al flauto da Alfredo Della Monica
Tecnici luci e audio: Michele Caserta e Maurizio Guerra

Debutto: Teatro "Manzoni", Pistoia - 24 marzo 2001
Regia: Franco Checchi
Interpreti: Lisa Cantini, Romina Breschi, Leandro Bartoletti, Federico Sichi, Giacomo Del Bino, Carmen Di Bello, Cinzia Cedrola, Franco Ulivi
Scene e costumi: Edoardo Salvi
Scenotecnica: Michele Galante
Pittura scenografica: Matteo Gradi
Esecuzione costumi: Rossana Cardelli
Musiche originali di scena: Alessandro Duma e Carlo Coda
Fonica: Paolo Panconi
Luci: Giovanni Pratesi

Debutto: Teatro Ionico, Atene, 12 agosto 2004
Regia: Antonis Papadopoulos
Interpreti: Gianni Trambidis, Teodoro Ignatiadis, Magna Daifoti, Giorgio Akasis, Teresa Luisou, Maria Amerikanou, Irene Stamati, Michele Zabunis
Scene filmiche: Ragazzi della compagnia teatrale infantile della città Meli di Megara
Costumi:
Musiche originali: Giorgio Komnas
Tecnico luci e audio:

 


 

Andrej Rublijòv: Opera di genere drammatico / Maura Del Serra (Introduzione di Ugo Ronfani), Firenze, Le Lettere, 2000, pp. 84 (Premio "Scheda teatrale" di San Miniato)

Genere: Opera di genere drammatico
Struttura: 6 scene
Personaggi: 11 (femminili: 1) (maschili: 10)
Ambientazione: Russia, tra il 1405 e il 1427
Trama: L'opera ripercorre la vicenda artistica di Andrej Rubljiòv, pittore russo (1380-1430 ca.), che cercò di rappresentare l'uomo e la divinità sotto il segno di una possibile serenità e felicità, molto vicina ai modelli dell'arte greca antica. Nella quarta e quinta scena nonostante l'utopia di Rubljòv venga apparentemente spezzata dai veti dell'autorità ecclesiastica, dalle violenze della guerra e dall'inaridimento delle fonti di ispirazione, si assiste al trionfo dell'artista di Dio, proprio nel momento in cui dipinge la compiuta e sublime icona della Trinità

 


 

Dialogo di Natura e Anima / Maura Del Serra - Pistoia, Editrice C.R.T., 1999, pp. 24

Genere: Pièce di teatro-danza
Struttura: Atto unico
Personaggi: 2 (femminili: 2)
Ambientazione: Spazio metafisico
Trama: Questa breve e intensa pièce di teatro-danza, il cui titolo è citazione di una delle Operette morali leopardiane, contrappone la Natura come certezza pervasiva e impersonale Grande Madre, all'inquieta e romantica sete di autorealizzazione dell'Anima-figlia, che la spinge incessantemete verso l'io e la storia, ma anche verso l'angoscia e la dismisura del desiderio: il dissidio, simbolico e concreto, culmina in un finale aperto, sospeso fra il sublime e il parodico.

 


 

Eraclito: due risvegli / di Maura Del Serra (con uno scritto di Jacopo Manna), Pistoia, Editrice C.R.T., 2001, pp. 64

Genere: Dramma in versi
Struttura: Due parti
Personaggi: 5 (femminili: 1) (maschili: 4)
Ambientazione: Grecia V sec. a.C.
Trama: Il lavoro, sottotitolato "Due risvegli", evoca in libera ricostruzione biografica e spirituale l'avventura conoscitiva del filosofo greco, còlta nelle due tappe simboliche della giovinezza ("Il giorno") e della maturità ("La notte"), il rapporto profondo e tormentato tra illusione e realtà, inconscio e coscienza, attraverso le figure del potere, dell'amicizia e dell'amore, incarnato dal rapporto drammatico con l'"eterno femminino" di Demetra/Kore/Selene, artefice della finale catarsi "aperta" del protagonista

 


 

Guerra di sogni: mito futuribile / di Maura Del Serra - in http://www.dramma.it - (Premio "Ugo Betti" 1999)

Genere: Dramma in prosa ritmica
Struttura: Quattro parti
Personaggi: 4 (femminili: 1) (maschili: 3) + voci e mimi
Ambientazione: Spazio metafisico-futuribile
Trama: "Guerra di sogni", sottotitolato "mito futuribile" e caratterizzato da un'intensa ricerca linguistico-sperimentale, è ambientato nella società mediaticamente e geneticamente totalitaria, forzatamente "apollinea" degli Extra, delineata nei suoi connotati demodistributivi e genetico-selettivi e dominata dalle figure del tirannico Metasegretario e dell'ambiguo Immaginiere Ful, contro cui lottano cruentemente i giovani Febo e Cassandra, legati in un amoroso riscatto dell'immaginazione e dei sentimenti creativi, rappresentati dai "dionisiaci" Intra. La vicenda dal carattere oniricamente proiettivo, intreccia ed esprime un sistema di segni gestuali e verbali dinamicamente fusi nell'aura inglobante della poesia.

 


 

Il figlio: quattro scene / Maura Del Serra - in "Oggi e domani", n° 10, 1992, pp. 79-88, ill. (Premio Internazionale "Flaiano" 1992)

Genere: Opera di genere drammatico
Struttura: Quattro scene
Personaggi: 6 (femminili: 3) (maschili: 3)
Ambientazione: Contemporanea
Trama: Personale reinterpretazione, in chiave contemporanea endo-psicanalitica, del rapporto madre-figlio alla luce del mito greco di Altea e Meleagro, proiettato sullo sfondo della 'guerra del deserto' (la Guerra del Golfo); la pièce è un prosimetro che, attraverso l'uso oggettivante del Coro e l'introduzione della giovane deuteragonista Atlanta, scolpisce la figura ambigua e complessa di una mulier fortis creatrice e distruttrice

 


 

Isole. Poema scenico / di Maura Del Serra (introduzione di Ugo Ronfani), Roma, Editrice Ianua, 2004. Premio "Rosso di San Secondo", VI edizione. Premio "Teatro e Musica", I edizione

Genere: Dramma in versi
Struttura: Atto unico
Personaggi: 4 (femminili: 4) + voci
Ambientazione: Spazio metafisico, mitico-contemporaneo
Trama: Poema scenico centrato sul problematico rapporto femminile, classico quanto profondamente contemporaneo, con l'archetipo maschile, qui rappresentato da un Ulisse ibernato e silente. Le quattro presenze femminili, ispirate ad altrettante figure dell'Odissea omerica (Nausicaa, Circe, Penelope ed Anticlea) rappresentano le quattro età della vita e quattro incarnazioni del femminile stesso, la fanciulla, l'amante, la moglie e la madre (corrispondenti alle quattro stagioni dell'anno), in rapporto drammaticamente dialettico con la figura maschile; rapporto, reale e simbolico, che evolve verso un finale di sorprendente attualità.



Debutto: Teatro Tordinona, Roma, 21 dicembre 2005
Compagnia: Artemide Verde, Roma
Regia: Giancarlo Gori
Interpreti: Anna Alegiani, Vera Beth, Maria Grazia Bordone, Marzia Caciolini, Francesca Consoli
Impianto scenico: Leonfranco Porcini
Costumi: Fyfe

 


 

Kass / Maura Del Serra - in "Astolfo", n° 2, 1998, pp. 47-60

Genere: Opera di genere drammatico
Struttura: Atto unico
Personaggi: 1 (femminili: 1) + voci e figuranti
Ambientazione: Primo Novecento
Trama: Il testo mette in scena la figura vivacemente complessa della scrittrice Katherine Mansfield, grande innovatrice del racconto novecentesco, evocandone le tumultuose vicende biografiche, le avventure amorose e formative, il difficile e intenso matrimonio, i viaggi alla ricerca della salute fisica ed interiore vertiginosamente coincidente con la morte precoce nella comunità mistica di Gurdjev e Fontainebleau

 


 

La Fenice / Maura Del Serra (Nota introduttiva di Mario Luzi), Siracusa, Edizioni dell'Ariete, 1990, pp. 94

Genere: Opera di genere drammatico
Struttura: Due atti
Personaggi: 9 (femminili: 4) (maschili: 5)
Ambientazione: Messico, sec. XVII
Trama: Opera ispirata alla figura di Suor Juana Ines de la Cruz (1648-1693), poetessa, drammaturga, scienziata, poligrafa messicana di umili origini, entrata forzatamente in convento. La protagonista viene rappresentata negli ultimi anni di vita, nel contesto di grandi rivolgimenti sociali che percorrono il Messico. In lei emerge subito la contraddizione fra la vocazione allo studio e il richiamo all'osservanza puntuale dei riti religiosi. Al fondo di questo contrasto, alimentato da un richiamo di San Paolo sulle donne, sta il problema del dubbio. L'autorità proclama ed esige certezze, mentre Suor Juana insegue l'interrogativo fecondo che nasce dalle letture.

Debutto: Teatro Filodrammatici, Milano - 14 febbraio 1993
Regia: Lucio Morelli
Interpreti: Laura Rozza, Claudio Orlandini, Lorella Zanardo, Mauro Malzi, Roberta Turconi, Enzo Bertinazzo, Cristina Ceriani, Walter Zilioli, Sandro Pace, Carlo Cecchella, Tiziana Prina, Angelo Compare, Mario Ferraro
Canti gragoriani eseguiti dalla "Schola Gregoriana Mediolanensis della Basilica di S. Marco" con la direzione di Giovanni Vianini
Tecnici luci e audio: Michele Caserta, Maurizio Guerra e Pierangelo Parolini
Organizzazione generale: Laura Unniemi, Elvira Scarpellini, Noemi Gasparini

Debutto: Teatro della Compagnia, Firenze - 7 marzo 1993
Regia: Valentino Signori
Aiuto regista: Mario Nicosia
Interpreti: Marcellina Ruocco, Fernando Maraghini, Monica Menchi, Franco Di Francescantonio, Alessandra Bedino, Fernando Cajati, Fabio baronti, Bruno Santini
Presentazione dello spettacolo: proff: Franco Cardini e Antonio Melis

 


 

La fonte ardente: due atti per Simone Weil / Maura Del Serra (con una nota di Mario Luzi), in "Hystrio", anno IV, n° 4, 1991, pp. 106-121

Genere.: Opera di genere drammatico
Struttura: 2 atti
Personaggi: 22 (femminili: 10) (maschili: 12)
Ambientazione: Francia anni '30
Trama: Complesso affresco storico-ambientale e psicologico che lumeggia la crisi della cultura 'illuministica' francese ed europea degli anni Trenta e Quaranta, attraverso figure esemplari (la madre, il fratello, il filosofo Alain, l'amica Albertine, gli scrittori Daumal e Bousquet, Trotzskij, Mons. Roncalli, ecc.) che interagiscono come in un oratorio drammatico con l'assolutezza lucida e sacrificale della protagonista Simone Weil, tesa fra impegno sociale e slancio mistico

Debutto: Teatro di Rifredi, Firenze - 4 marzo 1992
Regia: Angelo Savelli
Interpreti: Daniela Stanga, Anna Maria Torniai, Pietro Bartolini, Paolo Biribò, Marco Toloni, Patrizia Lattanzi, Angela Betoni
Interventi introduttivi del poeta Mario Luzi e del critico Ugo Ronfani

 


 

La fonte ardente. Due atti per Simone Weil / Maura Del Serra (II edizione riveduta), introduzione di Daniela Belliti, Firenze, Edizioni dell'Assemblea della Regione Toscana, 2009, 96 pp.

Genere.: Opera di genere drammatico
Struttura: 2 atti
Personaggi: 22 (femminili: 10) (maschili: 12)
Ambientazione: Francia anni '30
Trama: Complesso affresco storico-ambientale e psicologico che lumeggia la crisi della cultura 'illuministica' francese ed europea degli anni Trenta e Quaranta, attraverso figure esemplari (la madre, il fratello, il filosofo Alain, l'amica Albertine, gli scrittori Daumal e Bousquet, Trotzskij, Mons. Roncalli, ecc.) che interagiscono come in un oratorio drammatico con l'assolutezza lucida e sacrificale della protagonista Simone Weil, tesa fra impegno sociale e slancio mistico

Debutto: Teatro Sant'Andrea, Pisa - 7 marzo 2010
Regia: Monica Menchi
Interpreti: Monica Menchi, Marcellina Ruocco, Massimo Malucelli, Gionni Voltan, Margherita Ventura, Giulia Gennari, Sandra Del Maro, Luca Cartocci, Rosario Campisi, Claudio Spaggiari, Moreno Fabbri, Clementina Nucci, Francesco Scorcelletti
Musiche: Igor Stravinskij, Antonin Dvorak, Giuseppe Verdi, Hildegard von Bingen, Claude Debussy, Erik Satie.
Elaborazioni foniche: Massimiliano D'Orsi
Abiti: Isobel Wilke

 


 

L'albero delle parole: dramma / Maura Del Serra (Prefazione di Nino Sammarco), Catanzaro, Calabria Letteraria, 1990, pp. 59 (Teatro Popolare Calabrese n° 19) (Premio Nazionale "Giangurgolo" 1989)

Genere: Opera di genere drammatico
Struttura: 2 atti
Personaggi: 11 (femminili: 2) (maschili: 9)
Ambientazione: Il borgo montano di Castelforte, nella prima metà degli anni Sessanta
Trama: Latamente ispirato alla figura e all'opera di Don Lorenzo Milani (parafrasato nel protagonista Don Fausto Romani, che assomma in sé anche i caratteri di un maestro orientale) la pièce ritrae con varietà empatica di toni e linguaggi l'esperienza 'socratica' di una comunità giovanile rurale degli anni '60, attraverso le sue punte di feconda utopia e il suo scontro con il potere

 


 

La Minima: due atti / di Maura Del Serra (con una nota di Daniela Marcheschi), in "Hystrio", anno II, n° 4, 1989, pp. 92-101. - 2° ed., Pistoia, Editrice C.R.T., 1998, pp. 48

Genere: Opera di genere drammatico
Struttura: 2 atti
Personaggi: 10 (femminili: 5) (maschili: 5)
Ambientazione: Roma, 23 aprile, 1989
Trama: La vicenda, ambientata nel quotidiano, si svolge in un parco romano vicino al Vaticano, dove madre Margherita Caiani (Poggio a Caiano, 1863 - Firenze, 1921) nel giorno della sua beatificazione, appare a un Uomo e a una Donna che fino alle ultime battute restano senza nome, sia perché figure "anonime", sia perché privi di una vera identità interiore. L'Uomo e la Donna non sanno nulla della suora, sono interamente chiusi nella loro incomunicazione reciproca, immersi nei loro grovigli esistenziali che li hanno portati per disperazione ad autoemarginarsi dalla vita attiva. Via via che la suora riesce ad intaurare con loro un colloquio, i due si 'sciolgono', si scoprono reciprocamente e diventano capaci di interesse, di dissenso e di meraviglia fino alla catarsi conclusiva, che peraltro resta aperta ad ogni sviluppo. La Minima sparisce quando i due non hanno più bisogno di lei, o meglio quando sono in grado di riconoscere la santità come senso del sacro che anima e sostiene la vita di ogni giorno

Debutto: Cattedrale di Cosenza, 21 marzo 2004
Adattamento e Regia: Anna Giannicola Lucente
Interpreti: Giovanni Turco, Giuseppina Pezzi, Barbara Bruni, Antonio Conti

 


 

Lo spettro della rosa / Maura Del Serra - Firenze, Giuntina, 1995, pp. 36, ill. (edizione numerata); poi in "Hystrio" I, 1996; e poi anche in http://www.dramma.it (secondo premio "Teatro Totale" 1966)
Rosens ande / pjäs i en akt / Maura Del Serra - Lund (Svezia), Kultur & Fritid, 1996, pp. 32


Genere: Opera di genere drammatico
Struttura: Atto unico
Personaggi: 1 (maschili: 1) + ombre e voci
Ambientazione: Interno, prima metà del '900
Trama: Opera ispirata alla biografia di Nijnskij scritta negli anni Trenta dalla moglie Romola De Pulsky nonché al "Diario" steso dal grande ballerino nel 1818-1819. Si ripercorrono le vicende familiari ed epocali che popolano il teatro della coscienza lacerata di Vaslav Nijnskij, travolta sia dallo strazio collettivo della Grande Guerra e della Rivoluzione d'Ottobre, che da quello personale della crisi dell'intenso rapporto artistico-erotico con Sertgej Diaghilev, l'altrettanto geniale ma ben più accentrante manager dell'impresa artistica più poliedrica ed innovatrice del primo Novecento.

Debutto: Lilla Teatern di Lund (Svezia), 21 settembre 1996
Regia: Jesper Hall
Interpreti: Christer Strandberg, Åsa Tosting, Fredrik Karlsson
Scenografia: Peter Jönsson
Costumi: Kajsa Tosting
Produzione: Lunds Stadsteater

Debutto: Jack and Joe Theatre, Cerbaia (Firenze), 4 giugno 2003
Allestimento e regia: Adriano Miliani
Interpreti: Adriano Miliani, i musicisti Massimo Barsotti (piano) Roberto Cecchetti (violino) e la partecipazione in voce di Giuseppe Battiston (Serghej Diaghilev), Massimiliano Speziani (Freud, Jung), Silvia Guidi (Kyra Nijinskij), Alessandra Pagliai (Romola De Pulszky)
Tecnico audio e luci: Tommaso Checcucci
Organizzazione: Mirella Lampertico

Debutto: Kelyfos Theatre, Atene (Grecia), 1 aprile 2005
Traduzione: Maria Cornarou-Molathraki
Regia: Tereza Louizou
Interprete: Ioannis Trampidis
Scenografia: Nikolas Eugenios
Musica: Manos Takas
Psycologist: Argyro Diamanti
Photos / program design: Helen Harris

 


 

Sensi: versi per la danza / di Maura Del Serra - in Adagio con fuoco. Poesie. Versi per la danza (con uno scritto di Monica Farnetti), Firenze, Le Lettere, 1999, pp. 91-107

Genere: Teatro danza
Struttura: Atto unico
Personaggi: 8 (maschili, femminili, neutri)
Ambientazione: Spazio metafisico
Trama: Parte finale dell'ideale trilogia di "Versi per la danza" iniziata con "Stanze" e "Trasparenze", mette in azione mimica ed espressiva i sensi umani personificati (gli Occhi, le Mani, la Bocca) nei loro rispettivi caratteri drammaticamente interagenti nella civiltà e nella coscienza umana, che compare nel finale come loro potenza mediatica e "regista" nel teatro dell'anima

 


 

Specchio doppio: favola drammatica in quattro quadri / di Maura Del Serra - in "Astolfo", 2, 1994, pp. 19-33 (Premio "Magna Grecia" per la drammaturgia)

Genere: Fiaba
Struttura: 4 quadri
Personaggi: 5 (femminili: 3) (maschili: 2)
Ambientazione: Spazio fiabesco
Trama: Elaborazione attualizzata (ma che conserva la metacronia surreale dell'atmosfera fiabesca) del mito iniziatico di Psiche nel suo incontro rivelatore con Eros (e col sio 'doppio' infero, Reso): ma la coppia trova due complementi ideali nei personaggi del puer aeternus, Ludo, e della sorella mondana di psiche, Ate (la dea della discordia) quali proiezioni della tensione fra vita e sogno, morte e rinascita, vissuta dall'Anima.

 


 

Stanze: versi per la danza / di Maura Del Serra (con una nota di Micha van Hoecke), in "Hystrio", a. VII°, n° 1, 1994, pp. 102-105, ill.; poi, in traduzione inglese, in "Gradiva" n° 15, New York, 1997, pp. 35-44; ora anche in Adagio con fuoco. Poesie. Versi per la danza (con uno scritto di Monica Farnetti), Firenze, Le Lettere, 1999, pp. 67-78

Genere: Teatro danza
Struttura: Atto unico
Personaggi: 1 (maschili: 1)
Ambientazione: Spazio metafisco
Trama: In dittico ideale con 'Trasparenze', la breve pièce in versi, mimicamente scanditi e cantabili in una sorta di 'cabaret dell'anima', evoca le sette tappe o 'Stanze' simboliche attraversate dal protagonista nella ricerca della propria identità erotica e cognitiva, e gli incontri con altrettante proiezioni-incarnazioni (l'attesa, la ballerina, la prostituta, il travestito, lo specchio, i fantasmi e l'angelo, il buio e le voci)

 


 

Trasparenze: versi per la danza / di Maura Del Serra - in Adagio con fuoco. Poesie. Versi per la danza (con uno scritto di Monica Farnetti), Firenze, Le Lettere, 1999, pp. 79-89

Genere: Teatro danza
Struttura: Atto unico
Personaggi: 2 (femminili: 1) (maschili: 1)
Ambientazione: Spazio metafisco
Trama: Trasparenze è un breve "poema scenico" che delinea un vibrante e screziato profilo dell'animo femminile, nei suoi accenti intimi e cosmici, scandito in proiezioni plasticamente drammatizzate (la voce maschile, la fanciulla, la donna tesa alla sua realizzazione, la madre, la donna matura e amaramente rassegnata, i miraggi dell'amore senile) che dipingono, con intenso e svariante cromatismo, la sua difficile ed esaltante ricerca di una conquistata armonia. Un ritratto poeticamente universale e al tempo stesso concreto, della problematica condizione della donna contemporanea, tesa a comporre le scissioni delle sue molte anime e dei suoi plurimi volti in una dimensione di unità personale e sociale.

Debutto: Jack and Joe Theatre, Cerbaia (Firenze), 8 novembre 2003
Allestimento e regia: Monica Menchi
Interpreti: Monica Menchi, Alex Moreno
Musiche tratte da: Camille Saint-Saëns e Glen Gray
Tecnico audio e luci: Tommaso Checcacci

Debutto: Teatro Colosseo, Roma, 20 maggio 2005
Allestimento e regia: Monica Menchi
Interprete: Monica Menchi
Musiche(live): Alessandro Bongi

 


 

Scintilla d'Africa / di Maura Del Serra - Scintilla d'Africa, cinque scene, con uno scritto di Marco Beck, Pistoia, Editrice Petite Plaisance, 2005, 96 pp.

Genere: Dramma
Struttura: Cinque parti
Personaggi: 5 (femminili: 2) (maschili: 3) + voci e mimi
Ambientazione: Nord Africa e Italia, inizio V sec. d.C.
Trama: Il dramma (in prosa con due cori in versi) ricostruisce con libertà immaginativa nutrita di fedeltà storico-documentaria l'inquieta giovinezza manichea e neoplatonica di Agostino di Tagaste non ancora convertito al cattolicesimo, costruendone la figura teatrale in rapporto con quella, pragmatica e di ambigua fedeltà, dell'amico Alipio, con quella accentrante ed imperiosa della madre Monica, che viene a conflitto psicologico e spirituale con quella di Scintilla, concubina lungamente amata da Agostino e madre di suo figlio Adeodato. Il nome della donna, rimosso dalle Confessioni assume qui, insieme alla valenza simbolica del titolo(che si riverbera su Agostino stesso) una piena personalità scenica, sullo sfondo complesso della civiltà africana del V secolo dopo Cristo in cui si scontrano l'eredità classico imperiale, le proliferanti eresie e le sconvolgenti invasioni barbariche.


Debutto: Parco storico-archeologico di S. Agostino, Cassago, Milano, 5 settembre 2009
Allestimento: Associazione Storico-Culturale S. Agostino
Interpreti: Elena Rigamonti, Riccardo Ghezzi, Marisa Molozzu Spinelli, Sandro Pozzi, Flavio Bombiero

 


 

Specchi. Microcellula drammatica, in Scintille, Pontedera, Bandecchi e Vivaldi Editori, 2008. Edizione d'arte, numerata, con Segni di Federico Gori e Gerardo Paoletti e con una nota di A.R.

Genere: Drammatico
Struttura: Atto unico
Personaggi: 2 (femminile 1, maschile 1)
Ambientazione: Studio d'artista contemporaneo
Trama: La "microcellula drammatica" Specchi è una densa ed inventiva rivisitazione di uno dei più celebri miti greci "di incomunicabilità": quello di Narciso, tragicamente prigioniero dell'amore per la propria inafferrabile immagine, e della ninfa Eco, prigioniera dell'amore non corrisposto per lui fino a consumarsi in puro suono. In questo fulmineo teatro dell'anima, la coppia mancata assume le molteplici, tormentate valenze degli odierni rapporti erotici e socio-familiari: quella tra etero ed omosessualità, quella "edipica" tra madre e figlio, quella tra sterilità psicofisica e maternità surrogante, quella tra invadenza mediatica e solitudine (ovvero tra immagine e sostanza dell'arte); quella, infine, tra disperata autocondanna ed estremo riscatto dei due personaggi, nel segno di una pietas che ricongiunge la morte alla nascita.

Debutto: Galleria "Overlook", Quarrata, 25 gennaio 2009
Regia: Vanni Menichi
Interprete: Moreno Fabbri
Impianto scenico: Agenzia Overlook
Musiche: Johann Sebastian Bach

 


 

Trasumanar. L'atto di Pasolini / di Maura Del Serra - in "L'Ulisse", 10 (Poesia e teatro, teatro di poesia, vol. II), maggio 2008; e poi in AA.VV., L'eredità di Pier paolo Pasolini, a cura di Alessandro Guidi e Pierluigi Sassetti, Milano-Udine, Mimesis Edizioni, 2009, pp. 128-151

Genere: Opera di genere drammatico
Struttura: Atto unico
Personaggi: 1 (maschile) + Voci e Ombre
Ambientazione: Anni Quaranta-Settanta
Trama: La pièce, in cui l'assolo lirico-drammatico di Pasolini è nutrito dal controcanto coessenziale di ombre e voci che corrispondono ad altrettante presenze simbolico-esistenziali (la madre, Ninetto, la Callas, i ragazzi di vita, i giornalisti, ecc.) evoca la parabola intima e creativa del poeta, scrittore e critico militante che con la sua ineludibile e controversa presenza ha segnato profondamente la cultura italiana dagli anni '40 agli anni '70, secondo un fil rouge che ne privilegia la dialettica attiva tra passione e ideologia in senso testimoniale, poetico e tragicamente sacrificale.