Pagine di Maura Del Serra



TRASPARENZE





Forza d'amore
Ventiquattro poesie di Maura Del Serra
Il valore delle parole e dei sentimenti evocato nei versi della poetessa e drammaturga pistoiese


        "Troppo ambiziosa fui. Non il potere, ma l'amore soltanto io ebbi a cuore: / lasciare un segno sul volto del mondo / per carezza, non per imperiosa cicatrice". Apre con questo intenso autoritratto la nuova raccolta poetica di Maura Del Serra, ventiquattro liriche che offrono una campionatura delle tematiche care alla poetessa e drammaturga pistoiese: l'amore, il destino, la volontà, la tensione verso la conoscenza.
        Veicolando l'esperienza personale all'interno di una più ampia prospettiva, la poesia della Del Serra si tende tra estremi come bellezza e angoscia, dolore e gioia, fede e disperazione, eppure, nel suo totale, estrema non è mai. Anzi, la abita spesso una pacatezza equilibrata, un'accettazione mai ostentata, una sensuale speranza che fa da contraltare alla durezza del gesto poetico: un gesto che diventa perfezione proprio quando le metafore in odor di decadenza lasciano il posto a un linguaggio più diretto e secco, che sia minuscolo invece che maiuscolo, verità anziché Verità, bellezza e non Bellezza.
        Meglio un linguaggio che rende conto della necessità quotidiana della lotta ed escluda tentazioni estetizzanti, anche quando cita il mito, la letteratura, la filosofia. Così è perfetto l'autoritratto, anche nella sua conclusione: "Non singhiozzai quando su me si chiuse / l'Ade di cui divenni l'Euridice: / attesi Orfeo con fede sovrumana: / Tutto riempii, da tutto fui lontana". E forte e intenso è il richiamo al valore salvifico della parola che la poetessa rivela nella lirica Scampo: quando la luce del giorno si oscura, l'anima cade sulle strade roventi del mondo, le mura del rifugio si fanno di carta, "mi salva il minuscolo legno / di questa parola che ho in pegno". Cos'è, infatti la poesia? È la parola che il poeta ha in pegno e restituisce carica di significato, costruendola come un dono, dato e ricevuto: piccolo legno che resta a galla in mezzo alla tempesta che non smette mai di agitare la vita.

Davide Fiesoli
"Il Tirreno"
sabato 5 febbraio 2005, p. 27






Quelle "trasparenze" dell'animo femminile
A teatro uno spettacolo dell'attrice Monica Menchi, su testo di Maura Del Serra, selezionato per un festival romano


        Buio. Una luce azzurra illumina piano la scena vuota. Nel silenzio una donna esegue un breve assolo cadenzato e pausato, mentre risuona una voce maschile. Trasparenze comincia così. È lo spettacolo che l'attrice e regista Monica Menchi porterà in scena al teatro "Colosseo" di Roma dal 20 al 22 maggio a conclusione della V edizione della rassegna teatrale "Schegge d'autore". Il testo è della poetessa Maura Del Serra ed è stato pubblicato nel 1999 dalle "Lettere" di Firenze in appendice alle poesie di Adagio con fuoco. Le trasparenze sono quelle dell'animo femminile, dai trasporti sognanti dell'adolescenza alle riflessioni malinconiche della donna matura e rassegnata agli abbandoni tristemente malinconici di chi teme di non essere più desiderata. Nel finale predomina un tono di trionfo: le diverse sfaccettature dell'animo femminile si ricompongono nella consapevolezza di essere 'un tutto-niente di gioia e di dolore trasparente', in armonia con se stessi e con il mondo. È l'espressione dell'eterno femminino, dunque, quella che Monica porterà in scena, con pose plasticamente drammatizzate, unica protagonista sul palco per tutta la durata dello spettacolo. Il progetto scenico di Trasparenze, presentato alla direzione artistica di "Schegge d'autore" dall'attrice (interprete e regista dello spettacolo), è stato scelto fra 281 proposte inviate al festival da altrettante compagnie teatrali, italiane ed estere.

Le. T.
"La Nazione", 26 marzo 2005


 


 

Monica Menchi interpreta Trasparenze
L'opera della Del Serra al festival teatrale "Schegge d'autore" in programma al "Colosseo"


        Il 20, 21 e 22 maggio prossimi a Roma, l'attrice Monica Menchi sarà l'interprete e la regista dello spettacolo Trasparenze, testo poetico per il teatro dell'autrice pistoiese Maura Del Serra. Lo spettacolo è proposto alla V edizione del festival teatrale "Schegge d'autore" al teatro "Colosseo" di Roma, scelto tra 281 proposte provenienti sia dall'Italia che dall'estero.
        L'intera manifestazione comprende la sezione nuove proposte; sedici spettacoli dal 26 aprile al teatro Tordinona, e la sezione ufficiale, venti spettacoli dal 9 maggio al teatro "Colosseo".
        Il testo poetico Trasparenze di Maura Del Serra, pubblicato dall'autrice in appendice alla propria opera poetica Adagio con fuoco (Editrice Le Lettere, 1999), propone una indagine e una riflessione dell'animo femminile attraverso le naturali tappe della vita, dall'adolescenza alla maturità, con gli interrogativi e le amarezze ai quali è impossibile sottrarsi.
        Trasparenze dell'animo femminile, indagine dell'animo di una donna che vede il trascorrere del tempo e della vita come una realtà che le sottrae la freschezza e la leggerezza della gioventù, tempo del quale ogni essere umano apprezza la bellezza solo dopo che questo è passato. Un passaggio continuo di riflessioni e di ricordi tra il tempo della gioventù e il tempo della maturità, un susseguirsi di valutazioni sulla vita fatte dalla donna in giovane età e successivamente donna matura.
        Le varie fasi della vita si intersecano, si confrontano, si alternano al di là del tempo stesso: la gioventù non si occupa del tempo che trascorre e la maturità rimpiange la trascorsa gioventù, la bellezza e la freschezza che con lei scompaiono.
        La maturità anche se vede la perdita della giovanile bellezza del corpo e del volto vede però un arricchirsi continuo di esperienza tanto che la donna diviene nel tempo uno scrigno di esperienza fino ad identificarsi con la stessa madre natura. La donna non è vinta dal tempo, ma è da questo cambiata e arricchita, solo l'anima potrà capire tutto ciò. Monica Menchi porterà sulla scena, con la sua regia, il personaggio unico del testo: una donna che ripercorrendo la propria vita e valutandola si eleva a simbolo del rapporto che ogni essere umano ha con lo scorrere della vita.

Ilaria Minghetti
"Il Tirreno"
venerdì 25 marzo 2005, p. VII