Banca Dati "Nuovo Rinascimento"


LETTURE DEL SONETTO
I' ho già fatto un gozzo in questo stento
DI MICHELANGELO BUONARROTI


DOCUMENTI





MICHELANGIOLO BUONARROTI, Lettere, a cura di ENZO N GIRARDI, Arezzo, Ente Provinciale per il Turismo, 1976, n° 51, p. 73



51

A Buonarroto di Lodovico di Buonarrota Simoni in Firenze.


Buonarroto. - Io ebi el pane: è buono, ma non è però da farne incetta, perché ci sarebbe poco guadagnio. Io dètti al fante cinque carlini, e apena che e' me lo volessi dare. Resto per l'ultima tua avisato come Lorenzo passerà di qua e come io gli debba fare buona cera. Mi pare che tu non sappi com'io sto qua. Per tanto t'ò per iscusato. Quello io potrò, lo farò. Di Gismondo intendo come vien qua per ispedire la sua faccenda. Digli per mia parte che non facci disegnio nessuno sopra di me, non perché io non l'ami come fratello, ma perché io non lo posso aiutare di cosa nessuna. Io son tenuto a amare più me che gli altri, e non posso servire a me delle cose necessarie. Io sto qua in grande afanno e con grandissima fatica di corpo, e non ò amici di nessuna sorte, e no' ne voglio; e non ò tanto tempo che io possa mangiare el bisonio mio. Però non mi sia data più noia, che no' ne potrei soportar più un'oncia. [...]

MICHELAGNIOLO scultore in Roma

(17 novembre 1509)




immesso in rete il 20 dicembre 1995