Banca Dati "Nuovo Rinascimento"


LETTURE DEL SONETTO
I' ho già fatto un gozzo in questo stento
DI MICHELANGELO BUONARROTI


COMMENTI E PARAFRASI





MICHELANGIOLO BUONARROTI, Rime, a cura di ENZO N GIRARDI, Bari, Gius. Laterza & Figli («Scrittori d'Italia»), 1960, n° 5, p. 158



In questo stento m'è già cresciuto un gozzo simile a quello che hanno i gatti in Lombardia, o in non so che altro paese, per l'acqua che bevono: ché il ventre mi si solleva a forza in modo ch'io lo sento quasi appiccato alla gola. La barba ho rivolta al cielo, il capo riverso sulla schiena, il petto arcuato, come d'arpia; e il pennello, sgocciolandomi sul viso, me lo rende come un pavimento riccamente decorato. I lombi mi sono entrati nella pancia, e appiattisco il sedere [ne faccio schiena] per controbilanciare il peso del corpo tutto riverso; non vedo dove metto i piedi. La pelle sul davanti mi s'allunga; dietro invece mi s'accartoccia; sicché mi tendo come un arco di Soría. In questa posizione anche la mente non può che dar giudizi strani e fallaci; ché mal si colpisce il bersaglio con una cerbottana torta. Sicché, Giovanni, se la mia è una pittura da morto, difendila; e difendi il mio onore: ché io non sono in luogo adatto per lavorare bene, tanto più che non sono pittore.




immesso in rete il 20 dicembre 1995