"Nuovo Rinascimento"

 

DANILO ROMEI

Glossa a P. ARETINO, Pas vobis, 189

 

Nella derisoria rassegna delle cause che hanno impedito agli alleati della Lega di Cognac di soccorrere Roma in tempo per impedire il sacco del 1527, venendo a dire di Venezia («San Marco»), l'Aretino dichiara:

San Marco, perché corso
     sempre era di galoppo,
     era tornato izoppo       da un piede;
però a Pier non diede
     il suo feroce aiuto,
     né forse risoluto       era il [...]ai.

Così editavo nel 1986 [1] e ripetevo nel 1987. [2]

I puntini stavano per un'incertezza di interpretazione del testo, leggibilissimo (neforse risoluto era ilsollegaj) ma palesemente corrotto (ipermetro, fra l'altro). [3]

Né seppe fare di meglio Antonio Marzo, che leggendo «né forse risoluto - era il Sollgai», annotava: «così il ms.; ma il significato [...] resta oscuro». [4] (Veramente la presenza di una -e- nell'ultima parola è incontrovertibile).

Dopo averci rimuginato a lungo credo di aver trovato il bandolo della matassa. Le parole di colore oscuro (ilsollegaj) con tutta probabilità celano la trascrizione di una approssimativa locuzione veneta (il so legai: 'il suo legato', cioè Alvise Pisani, provveditore della Serenissima presso l'esercito della Lega, che tergiversava - come tutti gli alleati del papa - nel momento del massimo bisogno) incrociata con un raddoppiamento fonosintattico toscano (il copista è fiorentino): da leggere, dunque, il so-llegai. Resta l'ipermetria: che va conservata, a mio parere, in un testo di stilizzazione demotica, con non rari casi di anisosillabismo.

 

 

 

[1] D. ROMEI, "Pas vobis, brigate": una frottola ritrovata di Pietro Aretino, in «La Rassegna della letteratura italiana», XC, 3 (settembre-dicembre 1986), p. 444.

[2] Scritti di Pietro Aretino nel Codice Marciano It. XI 66 (=6730), a c. di D. Romei, Firenze, Franco Cesati Editore («Filologia e ordinatori», II), 1987, p. 164.

[3] La fonte è il cod. II VIII 28 della BNCF, unico testimone per questa sezione del testo. Aggiungo, per comodità del lettore, una parafrasi dei versi citati: 'San Marco [Venezia], perché aveva sempre corso di gran carriera [si allude per antifrasi alla sospetta prudenza con cui si era sempre mosso il duca d'Urbino, generale dei Veneziani e comandante in capo dell'esercito della Lega], si era azzoppato ad un piede; perciò non diede a San Pietro [a Roma] il suo feroce aiuto, né forse risoluto era il...'.

[4] Pasquino e dintorni. Testi pasquineschi del Cinquecento, Roma, Salerno Editrice («Omikron», 35), 1990, pp. 73-74.

 

immesso in rete il 19 agosto 1999