"Nuovo Rinascimento"

 

DANILO ROMEI

Glossa a N. MACHIAVELLI, [Canzona]
di uomini che vendono le pine, 13

 

Pittavo il soffitto di cucina insieme a mia moglie e recitavo per diletto e per ammaestramento qualche verso della [Canzona] di uomini che vendono le pine del Machiavelli quando mi sono accorto - inopinatamente - di una particolarità del testo che potrebbe avere un qualche (minimo) rilievo esegetico. Ora che mi riposo la posso partecipare al mondo.

Orbene, la [Canzona][1] altro non è che un canto carnascialesco, anzi - meglio - una "mascherata". In quanto "mascherata" altro non è che un testo à double entendre (come diceva il povero Jean Toscan).[2] Gli oggetti e le operazioni cui si fa riferimento sono, a un secondo livello di senso, oggetti e operazioni sessuali.

La procedura è abituale e trasparente:

     Ah, queste pine che hanno bei pinocchi,
che si stiaccion con man com'e' son tocchi!
     La pina, donne, fra le frutte è sola
che non teme né acqua né gragnuola;
e che direte voi che dal pin cola
un licor ch'ugne poi tutti quei nocchi?
     Noi sagliàn in su' nostri pin che n'hanno:
le donne sotto a ricoglier ci stanno:
talvolta quattro o sei ne cascheranno:
sì che bisogna al pin sempre aver gli occhi...
[3]

Ebbene, a un certo punto i "venditori" invitano le donne ad assumere un atteggiamento più attivo e quasi virile:

     Chi dice: - Cò' di qua, marito mio;
côrre questa, côr quell'altra voglio io. -
Se si risponde: - Sài sul pin com'io, -
le ci volton le rene e fanci bocchi.
[4]

Orbene, mentre pittavo il soffitto di cucina, mi sono accorto - inopinatamente - che l'invito del v. 13 "Sài sul pin com'io" ('Sali sul pino come faccio io') è esattamente omofono di "Sài sul pinco mio", dove pinco può essere un'antica metafora del membro virile.[5]

Sarà un caso?

 

 

 

[1] Leggila in N. MACHIAVELLI, Tutte le opere, a c. di M. Martelli, Firenze, Sansoni Editore ("Le voci del mondo"), 1971, p. 992; ovvero in Trionfi e canti carnascialeschi toscani del Rinascimento, a c. di R. Bruscagli, Roma, Salerno Editrice, [1986], vol. I, pp. 35-36.

[2] J. TOSCAN, Le carnaval du langage. Le lexique érotique des poètes de l'équivoque de Burchiello à Marino (XVe-XVIIe siècles), Lille, Atelier Reproduction des Thèses Université de Lille III, 1981, 4 tt.

[3] vv. 1-10.

[4] vv. 11-14.

[5] Cfr. V. BOGGIONE - G. CASALEGNO, Dizionario storico del lessico erotico italiano, Milano, Longanesi & C. ("I marmi", 170), 1996, pp. 298-299.

 

immesso in rete il 21 luglio 2001