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La ambizione non è dannabile, né da vituperare quello ambizioso che ha appetito d'avere gloria co' mezzi onesti e onorevoli: anzi sono questi tali che operano cose grande e eccelse, e chi manca di questo desiderio, è spirito freddo e inclinato più allo ozio che alle faccende. Quella è ambizione perniziosa e detestabile che ha per unico fine la grandezza, come hanno communemente e prìncipi, e quali, quando se la propongono per idolo, per conseguire ciò che gli conduce a quella, fanno uno piano della conscienza, dell'onore, della umanità e di ogni altra cosa.