Banca Dati "Nuovo Rinascimento"


RECENSIONI


Geografia, storia e poetiche del fantastico, a cura di MONICA FARNETTI, Firenze, Casa Editrice Leo S. Olschki («Biblioteca dell'"Archivum Romanicum"», serie I, vol. 262), 1995, cm. 18 x 25,5, 246 pp., 4 ill. f.t., £ 45.000




La letteratura dell'insolito e dell'inspiegabile, in cui si riversano e prendono forma i sogni, le visioni e le inquietudini propri di ciascuna epoca come di ciascun individuo, è osservata in questo volume dai tre punti di vista che il titolo indica. Dotata di una sua precisa geografia (la cui mappa idealmente attraversa ogni latitudine culturale) e di una sua lunga storia (dal momento che le narrazioni fantastiche si reputano antiche come la paura), questa letteratura eccelle soprattutto nella capacità di creare rapporti con altre discipline (la scienza, la psicoanalisi, la filosofia, le arti figurative, per non citarne che alcune), consentendo agli scrittori una ricchissima varietà di poetiche. Rivisitare il fantastico sotto questi aspetti, e complessivamente verificarne la definizione di letteratura incaricata da sempre di mettere in crisi l'idea stessa di realtà, è lo scopo principale del volume: dove non si esclude nemmeno che, in questa fine secolo nemica di ogni certezza, con un ultimo colpo di scena il fantastico, nato per sorprendere, possa mettere in discussione anche se stesso: generando, dopo almeno due secoli di dibattito, il dubbio relativo alla sua stessa esistenza.

La curiosità di sapere 'come andava a finire', alle soglie del millennio, la lunga vicenda del fantastico, assieme alla carenza di contributi teorici italiani sul tema, ha costituito per questo libro lo stimolo iniziale e nondimeno l'occasione di una sfida: così da sollecitare, oltre l'intento di riempire un vuoto bibliografico, l'ambizione di aggiornare il modello di uno fra i più discussi 'generi' letterari, e di costituire un punto di arrivo e insieme di una nuova partenza nella storia della critica.




INDICE


Premessa (p. 5)


GEOGRAFIA


  • BARNABA MAJ, Das Un-heimliche. Il fantastico nella letteratura tedesca (p. 11)
  • SILVIA ALBERTAZZI, Al modo di Alice. Il fantastico nelle letterature di lingua inglese (p. 27)
  • ANNA BOTTA, Lo spazio è un dubbio: Georges Perec (p. 39)
  • EMILIA PERASSI, Paradigmi e deviazioni del fantastico ispanoamericano. Il caso di Silvina Ocampo (p. 49)
  • BEATRICE BONADIMAN, «Ogni vecchia è una strega». Origine storica della magia in area slava (p. 61)

STORIA


  • FRANCESCO ZAMBON, «Neant tient, a neant parole». Il sogno erotico nel Cligès di Chrétien de Troyes (p. 75)
  • ALESSANDRO SCARSELLA, Dallo «spiritus phantasticus» alla «poesia fantastica» (p. 83)
  • MONICA FARNETTI, L'irruzione del vedere nel pensare: preliminari per uno studio sulla visione settecentesca (p. 103)
  • LEONARDO LATTARULO, «Antica storia narra così». Considerazioni sul fantastico italiano ottocentesco (p. 121)
  • VALENTINA CONTINI, Riflessioni sulla scrittura di Giorgio Manganelli (p. 135)

POETICHE


  • FILIPPO SECCHERI, Il coltello di Lichtenberg. Fantastico e teoria letteraria (p. 145)
  • GIORGIO RAIMONDI, Dall'Unheimlich all'oggetto «a»: il concetto di 'perturbante' in Freud e Lacan (p. 165)
  • ANTONELLA FABBRINI, Un coniglio al limite. Osservazioni sul fantastico fra scienza e letteratura (p. 177)
  • FRANCESCA MELLONE, Epifanie del cadavere nelle prose di Gabriele D'Annunzio (p. 193)
  • FABRIZIO BAGATTI, Reale e immaginario nella letteratura per l'infanzia (p. 207)

  • GIANFRANCO DE TURRIS, «Made in Italy». Il fantastico e l'editoria (p. 217)

Indice dei nomi (p. 231)


Indice degli argomenti (p. 239)



IL VOLUME SARÀ OGGETTO DI UNA PROSSIMA RECENSIONE




immesso in rete il 27 dicembre 1995