Banca Dati "Giulio Rospigliosi" Indice

 
Santi Didimo e Teodora
anche Rappresentazione dei santi Didimo e Teodora / Santa Teodora / Vita di santa Teodora / L'innocenza difesa nella rappresentazione dei santi Didimo e Teodora
melodramma ["dramma musicale"]

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argomento


Argomento del dramma musicale de' santi Didimo e Teodora. In Roma, nella Stamperia della Reu. C. Apost., 1635 [scheda]
(FRANCHI Impressioni 96)

documenti


  • Avvisi di Roma 07/02/1635 [scheda]
  • Lettera di Z. Hondedei 07/02/1635 [scheda]
  • Lettera di Z. Hondedei 14/02/1635 [scheda]
  • Avvisi di Roma 20/02/1635 [scheda]
  • Lettera di Z. Hondedei 24/02/1635 [scheda]
  • Avvisi di Roma 26/01/1636 [scheda]
  • Avvisi di Roma [?]/[?]/1636 [scheda]

fonti


  • Argomento a stampa (1635): vedi [scheda]

  • CRISTOFORI p. 309 n. 28:
    "Sulle scene italiane esistevano già due sacre rappresentazioni cinquecentesche: una S. Teodora, anonima, e la Teodora di Flaminio Malaguzzi del 1578, certamente conosciuta dal Rospigliosi. Poco tempo prima, nella stessa Roma, G. Bartolomei Smeducci aveva pubblicato nel 1632 dieci tragedie dedicate a papa Urbano VIII, tra cui figurava anche una S. Teodora. Ma prima del Bartolomei Smeducci, nel 1613, Agostino Faustini aveva fatto stampare la tragedia spirituale di Teodora d'Alessandria.
    Anche Corneille comporrà nel 1645 la Theodora. Rospigliosi e Corneille conoscevano la Teodora del Faustini, infatti vi sono in molti punti dei due drammi imitazioni evidenti, sebbene nella scena del contrasto tra i due martiri per la precedenza del sacrificio Rospigliosi si giovò della rappresentazione di Bartolomei Smeducci e Corneille la attinse invece dal De virginibus di s. Ambrogio. Corneille, inoltre, erra come aveva errato il Bartolomei Smeducci nel collocare la vicenda ad Antiochia, anziché ad Alessandria d'Egitto, come invece fa il nostro autore, che, al solito attenendosi fedelmente alla storia, inserisce la vicenda nell'anno 304 d.C., quando era pretore della città di Alessandria Eustazio Procolo. Si potrebbe dedurre che Corneille conoscesse la Theodora di Rospigliosi, e il confronto tra le due scene del contrasto sopra accennato potrebbe far concludere affermativamente. [...]
    Ma tale corrispondenza può essere originata dalla medesima fonte, forse il lavoro dello Smeducci (atto V, sc. 2). Il dramma in entrambi si stempera poi, con concessioni ai martiri del tutto nuove alla leggenda religiosa: nel capitolo di s. Ambrogio (libro II, cap. IV) e nella Storia di Eusebio, l'amore di Didimo per Teodora infatti non compare".

iconografia




libretto



manoscritti:
  • BANLC 633
  • BAV Vat.Lat.13338 1-53 (dat. 1658)
  • BAV Vat.Lat.13339 1-54 (presunto autografo)
  • BAV Vat.Lat.13355 1-54
  • BAV Vat.Lat.13538 7-98
  • BCT Direz.V.E.3.39
  • BNCF Rossi-Cassigoli
  • BTM Trivulz.891

musica




partitura




rappresentazioni


1635, carnevale, Palazzo Barberini alle Quattro Fontane, "ripetuta più volte in due anni successivi"
(ADEMOLLO Teatri 19-21: "Vedete anche nei divertimenti la politica barberina! La prima serata è francese, cioè del cardinale Antonio; la seconda è romana, cioè del prefetto don Taddeo; la terza è spagnuola, cioè del cardinale Francesco" [p. 21])
1635, 6 febbraio, Palazzo Barberini alle Quattro Fontane
(FRANCHI Impressioni 96)
1636, Palazzo Barberini alle Quattro Fontane
(MELONCELLI 291b)

scenografia




studi


  • ADEMOLLO Teatri 19-21 e 77-79
  • APOLLONIO 140
  • BEANI 16 e 177-178
  • CRISTOFORI p. 309 n. 28
  • FABBRI 41
  • FRANCHI Impressioni 96
  • GALLI, scheda Giberto Borromeo e Giulio Rospigliosi
  • MELONCELLI 291b
  • SAVIOTTI 72-74

annotazioni


In una lettera del 9 gennaio 1666 al fratello Vitaliano (per il quale procurava testi teatrali da rappresentare nel teatro di Famiglia sull'Isola Bella nel Lago Maggiore) il cardinale Giberto Borromeo scriveva: "Quanto a le commedie San Alessio, San Bonifatio et Santa Teodora già dissi a Vostra Signoria Illustrissima che la prima fu stampata ma hora non se ne ritrova, la seconda non fu stampata in musica et della terza non fu stampata, né se ne ritrova che le parole manuscritte, ma non già la musica, la quale fu dal signor cardinale Barberino data al signor cardinale Sant'Angravio al quale fu rubbata; il signor cardinale Barberino che volea ad istanza della Regina di Svetia farla recitar di novo non è stata possibile il ritrovarla; chi volesse far coppiare le prime due forse si potrebbero havere ma la spesa sarà considerabile" (cfr. la scheda Giberto Borromeo e Giulio Rospigliosi di Anna Elena Galli).