Non tardai a risalire al suo non lontano archetipo: la bellona in carne, ossa ed interiora la cui immagine fotografica, diffusa in migliaia di esemplari, si era radicata in quello che, con dizione in vero detestabile, si suol definire l'"immaginario collettivo", fino a generare l'affascinante metamorfosi che mi aveva incantato.
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