INDICE |
ADRIANO VI papa |
|
TESTI
STUDI ROMEI Introduzione Nei primi decenni del Cinquecento l'ambiente della corte
romana cambiò notevolmente in conseguenza della successione dei
papi. Dal fiorente mecenatismo e dalla mondanità della corte di
Leone X (morto il primo dicembre 1521) si passò all'austerità
del fiammingo Adriano VI (eletto il 9 gennaio successivo).
VIRGILI Nel gennaio del 1522 fu eletto papa Adriano Dedel, "fiammingo, cardinale prete del titolo dei SS. Giovanni e Paolo, vescovo di Tortosa in Spagna, assente dal conclave e da Roma, trovandosi, quando fu eletto, in Vittoria, altra città della Spagna. Pochissimi a Roma lo conoscevano [...]. Creato da Leone nel 1517, il suo nome oscuro ed ignoto passò allora inosservato [...]. Ma ora ricordavano molti essersi la sua elezione dovuta a Massimiliano imperatore, il quale lo aveva dato maestro a quel Carlo nipote suo [...]. Ci voleva poco a capire che la scelta di un tal cardinale dovevasi alla preponderanza nel conclave del partito di Cesare; ma ciò toccava assai poco quella turba sfrenata [di cortigiani, dei quali] unico pensiero era come sarebbero dal nuovo papa trattati" (p. 68) Durante il papato di Adriano VI il Berni fu esiliato per uno scandalo legato ad un amore omosessuale. Il Dovizi, che aveva "riso di quello scandalaccio di casa, finì col fargliene il viso dell'arme e giungere perfino a minacce. [...] Il buon papa Adriano voleva riformati i costumi del clero, e stava per pubblicare editti di somma severità contro quelle vergogne. Il meglio parve [...] allontanare il Berni da Roma" (p. 76).
|