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(Firenze, 1480/90 – Roma, 1556) |
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DOCUMENTI
BALLISTRERI Giovan Francesco Bini nacque a Firenze nel penultimo decennio
del '400. Nel 1509, molto probabilmente, si trasferì a Roma. Qui
si dette alla frequentazione dei circoli umanistici, nei quali conobbe
il Bembo, il Castiglione, il Sadoleto, il Berni. Con quest'ultimo strinse
una sincera amicizia, testimoniata da alcune lettere che il Berni gli indirizzò
nel corso della sua breve vita.
LONGHI Nel 1532 il Berni, da Verona, compose due paradossali capitoli in lode della peste (LII, LIII), nei quali si smentiscono le opinioni comuni che vedono il male dove invece, secondo l'autore, è il bene. Nel secondo capitolo il Berni, a conferma delle sue dissertazioni, chiamò in aiuto l'autorità di un amico, il Bini appunto:
"L''operetta', capace di invogliare un lettore sano a sperimentare la
bontà delle 'doglie' e delle 'bolle franciose', appannaggio della
sifilide, è il capitolo [...] Ad ogni altro che a me forse dorrebbe
[Navò, 1538] di Giovan Francesco Bini (il 'messer Bin' del v. 36).
Alla data di composizione del testo, intorno al 1531, l'autore risiede
a Roma, alle dipendenze di Clemente VII; la sua amicizia intensa e durevole
con il Berni risale a parecchi anni prima" (pp. 37-38). Comun denominatore
dei due paralleli capitoli del Berni e del Bini: l'allegria, "rivendicata
nel dominio stesso dei più gravi flagelli dell'epoca" (pp. 37-38)
ROMEI Berni e berneschi Giovan Francesco Bini fu uno dei frequentatori dell'Accademia dei Vignaiuoli. L'epistolario bernesco comprende, oltre a una lettera al Gualteruzzi, due lettere al Bini, datate 27 dicembre 1533 e 12 aprile 1534, nelle quali l'Accademia viene esplicitamente nominata (p. 51) La cronologia delle sue opere parte dal 1530-32 con il
capitolo del Mal francese, seguito dal capitolo del Pilo,
composto verso la fine del 1532. Il primo capitolo dell'Orto (destinatario
Gandolfo Porrino) fu sicuramente composto nel 1535, fra il 2 agosto e il
25 novembre, mentre la datazione del secondo comporta maggiori difficoltà:
sicuramente fu prodotto dopo il 13 agosto 1535. Al carnevale del 1538 risale
il capitolo del Bicchiere; mentre la collocazione cronologica del
capitolo Contro alle calze è impossibile da stabilire (sappiamo
solo che fu inserito nell'edizione Navò 1538). Certo è
che 'l mio padron esser più parco è l'incipit di un altro
capitolo del Bini inserito in una sua lettera al Flaminio, datata il giorno
di carnevale del 1541 (pp. 61-62)
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