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BARTOLOMEO (Baccio) CAVALCANTI
(Firenze, 14 gennaio 1503 - Padova, 5 dicembre 1562)

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     Bartolomeo Cavalcanti fu un intimo amico del Berni. Probabilmente la loro amicizia nacque in giovanissima età, quando il Berni, prima di trasferirsi a Roma (1517), trascorse qualche tempo in Val di Pesa, ospite appunto dell'illustre famiglia Cavalcanti.
     Prova della loro amicizia [Trattandosi del Berni è espressione alquanto ambigua] è anche un capitolo (Capitolo a Messer Baccio Cavalcanti sopra la gita di Nizza) che il Berni scrisse all'amico nel 1533 da Roma, quando si preparava al viaggio a Nizza con il cardinale Ippolito per il matrimonio di Caterina de' Medici con Enrico, figlio di Francesco I di Francia. Anche il Cavalcanti sarebbe stato presente al seguito del cardinale Salviati. Il Berni lo informò così che si sarebbero incontrati in quell'occasione. Il titolo del suddetto capitolo venne poi sostituito dal Lasca, suo malgrado, con Lettera ad un amico nell'edizione giuntina del 1548, poiché, in quel periodo, il Cavalcanti si trovava in esilio volontario da Firenze, perseguitato da Cosimo I. Sono infatti note le sue idee repubblicane, contro il dominio della famiglia Medici su Firenze, e i suoi Trattati ovvero Discorsi sopra gli ottimi reggimenti delle repubbliche antiche e moderne (pp. 28-32)