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documenti ==== ASM 05/03/1639 ===================================== fonte: ADEMOLLO Teatri 26-27 Lettera di Raimondo Montecuccoli al duca di Modena (Roma, 05/03/1639) [Archivio di Stato in Modena, Cancelleria Duca- le, Dispacci da Roma]: Ser.mo Principe e Padron mio Col.mo, Hieri fui alla commedia Barberina, introdottovi con ter- mini d'ogni benignità dal sig. Cardinale Antonio, che stava in persona alla porta, per una grandissima calca, che vi era, e non sol io ma tutti quelli che erano in mia compa- gnia. Essa commedia per l'ampiezza di un salone a terreno in cui fu rappresentata, per la vaghezza della scena, per la varietà, bizzarria e ricchezza de' vestiti, per l'esquisi- tezza de' recitanti, e musici, poiché nessuno recitò che non fosse tale, per la novità et artificio delle prospetti- ve, le quali furono due, cioè una fiera dove intervennero fino un carro tirato da buovi, una lettiga condotta da muli con una persona dentro, uno sopra un cavallo che la segui- tava et ogni cosa era vera e viva; et un'altra che figurava la parte del palazzo del medesimo sig. Cardinale Antonio, che guarda nel suo giardino, e dove per ordinario si giuoca alla pillotta. In ambi due appariva una grandissima quanti- tà, e varietà di gente, di carrozze, di cavalli, di letti- ghe, di giocatori da pillotta e di spettatori. Vi fu anche un improvviso imbrunimento d'aria con lampi, tuoni, et un fulmine, che passò per la scena, e successe parimente grandine, e pioggia. Inoltre un abbattimento di sedici con spade e pugnali furiosissimo, e grandemente immitante il vero. Il sig. Card. Barberino et il sig. Card. Antonio travagliarono as- saissimo per accomodar quanta più gente fusse possibile, e si figura, ch'ascendessero a 3.m e cinquecento persone. | S'è fatta due altre volte, e si replicherà ugualmente. Qui annessa invio a V. A. S. la narratione in stampa. |
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