Banca Dati 'Giulio Rospigliosi' | indice |
documenti ==== lett. an. nella part. a stampa del S. Alessio ======== fonte: ADEMOLLO Teatri 17-18 ADEMOLLO: la partitura comprende "una lettera senza data né firma, ma che il Landi dice di huomo litteratissimo, la cui penna fea senza colori un ritratto dell'opera. In questa lettera si legge": L'opera mi parve in ogni parte perfetta; la Struttura e la Compositione che Aristotele chiama favola, ben unita, non episodica, breve e non vagante: il costume tanto aggiu- stato che non vi fu chi non havesse quello che se gli con- faceva: la sentenza proporzionata al costume, arguta, gra- ve, inaspettata, secondo il bisogno e conforme al decoro. L'elocutione di prattica affettata, non vile ma o grande o mezzana o infima come la richiedeva il soggetto, o la per- sona che favellava. L'azzione, la maniera de recitanti, leggiadra, convenevole e sì corrispondente alli sensi delle parole, che anche i gesti e le movenze parevano armoniosi e consonanti come le voci. Ma dell'apparato scenico, che Ari- stotele veramente metteva in conto dell'ultima parte, ma nondimeno tanto importa, che, com'egli dice, spesse volte ne porta il vanto, che dirò io? La prima introdutione di Roma nuova, il volo dell'Angelo tra le nuvole, l'apparimen- to della Religione in aria, opere furono d'ingegno e di macchina ma gareggianti con la natura. La scena artifitio- sissima; le apparernze del Cielo e dell'Inferno meraviglio- se; le mutationi de lati e della prospettiva sempre più belle, ma l'ultima della sfuggita e del cupo illuminato di quel portico con l'apparenza lontanissima del giardino, in- comparabile. Gli habiti suntuosi, vistosi, vaghi, varii, antichi, proprii ed atti a coloro che gli portavano: gli ingressi nel palco e li ritorni dentro alla scena, misurati ed a tempo; i balli ingegnosi e vivaci; tutte le cose e tutte le parti ben | commesse tra di loro e col suo corpo ben disposte e ben governate. |
Progetto |