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persone

ANTONIO BARBERINI
(iuniore)
cardinale
(Roma 1607 - Nemi 1671)


 

      Figlio di Carlo e Costanza Magalotti, nipote di Maffeo Barberini, papa Urbano VIII, che lo elevò alla porpora il 7 febbraio 1628 e lo colmò di titoli e di benefici ecclesiastici fino alla nomina a camerlengo della Chiesa, segretario ai brevi e presidente della Segnatura.
      Nel 1633 si stabilisce insieme al fratello Francesco nel nuovo palazzo alle Quattro Fontane, dove contribuisce all'apertura del Teatro Barberini e dove svolge opera di generoso mecenatismo a favore di artisti e letterati (fu lui stesso poeta latino), menando vita principesca e nutrendo uno stuolo di cortigiani. Fra gli altri, sostiene nel loro soggiorno romano il Naudé, lo Holste, il Bouchard, che contribuirono ad arricchire la sua grande biblioteca (confluita poi in quella del fratello).
      È il principale fautore del partito filofrancese in curia (nel 1637 ottiene la carica di coprotettore di Francia, insieme al cardinale Maurizio di Savoia).
      Viene incaricato insieme al fratello Taddeo, generale dell'esercito pontificio, di sovrintendere alle operazioni militari durante la guerra di Castro, conclusa in modo disastroso con la battaglia di Lagoscuro, che costrinse il papato alla resa (1644).
      Alla morte di Urbano VIII (29 luglio 1644) cade in disgrazia insieme a tutta la sua famiglia a causa dei risentimenti che contro di essa si erano accumulati in Curia. Nel 1645 il nuovo papa Innocenzo X ordina di aprire un'inchiesta sugli illeciti profitti realizzati dai Barberini durante il pontificato dello zio e in particolare nella gestione della guerra di Castro. Al precipitare della situazione il cardinale fugge a Parigi, dove si trattiene dal 1646 al 1653; grazie all'appoggio della corte francese e particolrmente del Mazzarino riesce a riconciliarsi col papa e a ritornare a Roma, recuperando quasi tutti i suoi titoli e tutte le sue ricchezze sotto il pontificato di Alessandro VI.
      Da questo momento si assiste a una sorta di conversione: Antonio Barberini si dedica quasi tutto alla religione, abbandonando i comportamenti mondani che hanno finora caratterizzato la sua vita e assumendo un rigido atteggiamento anche sulle questioni dell'ortodossia, particolarmente contro il giansenismo.


BIBLIOGRAFIA

  • ALBERTO MEROLA, voce Barberini, Antonio, in D.B.I. VI 1964 166b-170a

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