GIUSEPPE ASCIAK PACE
Ritratti

UNITÀ 4
GIUSEPPE MAZZINI

 

GIUSEPPE MAZZINI (Genova 1805 - Pisa 1872) svolse un’intensa attività politica e, a causa delle sue idee, fu costretto a vivere quasi sempre in esilio. In Francia fondò la Giovine Italia che mirava, attraverso l’attività rivoluzionaria, all’unificazione italiana su basi repubblicane e democratiche. Con la fondazione della Giovine Europa maturò la sua visione politica, edificata sulla convinzione che solo la fraternità dei popoli garantiva il vero progresso dell’umanità. Fra i suoi numerosissimi scritti, Dei doveri dell’uomo, il cui nucleo essenziale risale agli anni 1841-1842, esercita un fascino speciale grazie alla limpidezza e forza del pensiero. L’educazione, specialmente dei ceti popolari cui è rivolto il libro, incentrata sull’etica dei doveri, è considerata come il punto di partenza di un vero riscatto sociale. L’armonia tra le classi sociali porta poi all’indipendenza di un popolo dal dominio straniero. La fraternità fra tutti i popoli liberi diventa l’espressione più alta del solidarismo mazziniano. Il linguaggio è frutto di un’efficace strategia comunicativa mirata ai destinatari dell’opera.

 

 
 

L’UMANITÀ


     Se i vostri doveri non fossero che negativi, se consistessero unicamente nel non fare il male, nel non nuocere ai vostri fratelli, forse nello stato di sviluppo in cui oggi sono anche i meno educati, il grido della vostra coscienza basterebbe a dirigervi. Siete nati al bene, e ogni qual volta voi operate direttamente contro la legge, ogni qual volta voi commettete ciò che gli uomini chiamano delitto, v’è tal cosa in voi che v’accusa, tale una voce di rimprovero[1] che voi potete dissimulare agli altri, ma non a voi stessi. Ma i vostri più importanti doveri sono positivi. Non basta il non fare: bisogna fare. Non basta limitarsi a non operare contro la legge: bisogna operare a seconda della legge. Non basta il non nuocere: bisogna giovare ai vostri fratelli. Pur troppo[2] finora la morale s’è presentata ai più fra gli uomini in una forma più negativa che affermativa. Gl’interpreti della Legge hanno detto: "non ruberai, non ammazzerai"; pochi, o nessuno, hanno insegnato gli obblighi che spettano all’[3] uomo e il come egli possa e debba giovare ai suoi simili e al Disegno di Dio nella creazione. Or questo è il primo scopo della Morale; né l’individuo, consultando unicamente la propria coscienza, può raggiungerlo mai.
     [...]
     V’è dunque bisogno d’una scorta alla[4] vostra coscienza, d’un lume che le rompa d’intorno la tenebra, d’una norma[5] che ne verifichi e ne diriga gl’istinti. E questa norma è l’Intelletto dell’umanità.
     Dio ha dato intelletto a ciascun di voi, perché lo educhiate a conoscere la sua legge. Oggi, la miseria, gli errori inveterati[6] da secoli e la volontà de’[7] vostri padroni, vi contrastano fin la possibilità d’educarlo; e per questo v’è necessario rovesciare quegli ostacoli colla[8] forza. Ma quand’anche gli ostacoli saranno tolti di mezzo, l’intelletto di ciascun di voi sarà insufficiente a conoscere la legge di Dio, se non appoggiandosi all’[9] intelletto dell’umanità. La vostra vita è breve: le vostre facoltà individuali sono deboli, incerte, e abbisognano[10] di un punto d’appoggio. Or Dio v’ha messo vicino un essere la cui vita è continua, le cui facoltà sono la somma di tutte quante le facoltà individuali che si sono, da forse quaranta secoli, esercitate; un essere che attraverso gli errori e le colpe degl’individui, migliora sempre in sapienza e moralità: un essere nel cui sviluppo Dio ha scritto e scrive ad ogni epoca una linea della sua legge.
     Quest’essere è l’Umanità.
     L’umanità, ha detto un pensatore del secolo scorso, è un uomo che impara sempre. Gl’individui muoiono; ma quel tanto di vero ch’essi hanno pensato, quel tanto di buono ch’essi hanno operato, non va perduto con essi: l’Umanità lo raccoglie e gli uomini che passeggiano sulla loro sepoltura[11] ne fanno lor prò[12]. Ognuno di noi nasce in oggi in una atmosfera d’idee, e di credenze elaborata da tutta l’Umanità anteriore: ognuno di noi porta, senza pur saperlo, un elemento più o meno importante alla vita dell’Umanità successiva. L’educazione dell’Umanità progredisce come s’innalzano in Oriente quelle piramidi alle quali ogni viandante[13] aggiunge una pietra. Noi passiamo, viandanti d’un giorno, chiamati a compire[14] la nostra educazione individuale altrove; l’educazione dell’Umanità collettiva procede qui sulla terra. Il disegno di Dio che si mostra a lampi in ciascuno di noi si svela lentamente, progressivamente, continuamente nell’Umanità. [...]
     Voi dunque, a[15] conoscere la Legge di Dio, avete bisogno d’interrogare non solamente la vostra coscienza, ma la coscienza, il consenso dell’Umanità; a conoscere i vostri doveri, avete bisogno d’interrogare i bisogni attuali dell’Umanità.

(da GIUSEPPE MAZZINI, Dei doveri dell’uomo)

 

 

  1. Vero o falso?

    • I doveri dell’uomo consistono solamente nel non fare del male al prossimo.     [sì]     [no]
    • L’uomo può sempre trovare il modo di soffocare lavoce della sua coscienza.     [sì]     [no]
    • Gli obblighi morali dell’individuo sono stati quasi sempre interpretati in chiave di divieti e non come necessità di agire positivamente.     [sì]     [no]
    • L’individuo può adoperarsi a favore dei suoi simili lasciandosi guidare unicamente dalla sua coscienza.     [sì]     [no]
    • Nessun individuo ha capacità intellettuali così grandi da conoscere in maniera autonoma la legge di Dio.     [sì]     [no]
    • Mazzini sostiene che l’Umanità è un essere che racchiude in sé le facoltà e le esperienze di tutti gli individui esistiti.     [sì]     [no]
    • L’Umanità accresce la propria sapienza e moralità imparando dagli errori degli individui.     [sì]     [no]
    • Il bene che l’uomo compie nella vita diventa patrimonio delle generazioni future.     [sì]     [no]
    • L’educazione dell’umanità non richiede né molto tempo né molta pazienza.     [sì]     [no]


  2. Ricerca nel testo, in ordine progressivo, i vocaboli che hanno un significato contrario a ciascuno di quelli sottoelencati.

    • diritti
    • giovare
    • regresso
    • incoscienza
    • anarchia
    • manifestare
    • luce
    • ignoranza
    • immoralità
    • disumanità
    • nessuno
    • posteriore
    • regredisce
    • individuale
    • nasconde
    • rispondere
    • dissenso


  3. Trasforma dalla riga 1 fino alla parola positivi le forme verbali, aggettivali e pronominali dalla seconda persona plurale (voi) alla seconda persona singolare (tu).

  4. Riempi gli spazi vuoti con il verbo adatto, scelto fra i seguenti e messo nella forma corretta: compire, andare, riuscire, nuocere, operare, trarre, rendersi, potere.

    • Ogni essere umano viene creato affinché .......... a favore della legge.
    • In passato la morale s’è presentata in forma più negativa che affermativa acciocché gli uomini non .......... al prossimo.
    • Affinché .......... a svolgere bene il proprio compito, ogni uomo ha bisogno di avere la coscienza sorretta dall’Intelletto dell’umanità.
    • Bisogna eliminare tutti gli ostacoli radicati nella storia dell’umanità perché si .......... educare l’intelletto di ciascun individuo.  
    • L’umanità raccoglie gli aspetti positivi dell’esistenza degli uomini affinché non .......... perduti e le generazioni future ne .......... beneficio.
    • Tutti gli esseri umani hanno dato un contributo, piccolo o grande, affinché si .......... l’educazione dell’umanità.
    • Un individuo deve interrogare i bisogni attuali dell’umanità perché .......... conto dei propri doveri.


  5. Nel brano seguente, tratto dalla stessa opera, sono stati tolti i segni d’interpunzione. Riempi i le parentesi quadre con i segni adatti, inserendo le maiuscole all’occorrenza.

    Nessun popolo vive in oggi esclusivamente dei propri prodotti[  ] voi vivete di cambi[  ] d’importazioni e d’esportazioni[  ] una nazione straniera che impoverisca[  ] nella quale diminuisca la cifra dei consumatori[  ] è un mercato di meno per voi[  ] un commercio straniero che in conseguenza dei cattivi ordinamenti soggiaccia a crisi o a rovina[  ] produce crisi o rovina nel vostro[  ] i fallimenti d’Inghilterra o d’America trascinano fallimenti italiani[  ] il credito è in oggi istituzione non nazionale[  ] ma europea. [...] Né v’è speranza per voi se non nel miglioramento universale[  ] nella fratellanza fra tutti i popoli dell’Europa[  ] e per l’Europa[  ] dell’Umanità[  ]

    voi dunque[  ] o fratelli[  ] per dovere e per utile vostro[  ] non dimenticherete mai che i primi vostri doveri[  ] i doveri[  ] senza compiere i quali voi non potete sperare di compiere quei che la patria e la famiglia comandano[  ] sono verso l’umanità[  ] la parola e l’opera vostra siano per tutti[  ] sì come per tutti è Dio[  ] nel suo amore e nella sua legge[  ] in qualunque terra voi siate[  ] dovunque un uomo combatte pel diritto[  ] pel giusto[  ] pel vero[  ] ivi è un vostro fratello[  ] dovunque un uomo soffre[  ] tormentato dall’errore[  ] dall’ingiustizia[  ] dalla tirannide[  ] ivi è un vostro fratello[  ] liberi e schiavi[  ] siete tutti fratelli[  ] una è la vostra origine[  ] una la legge[  ] uno il fine per tutti voi[  ] una sia la credenza[  ] una l’azione[  ] una la bandiera sotto cui militate[  ] non dite[  ] il linguaggio che noi parliamo è diverso[  ] le lagrime[  ] l’azione[  ] il martirio formano un linguaggio comune per gli uomini quanti sono[  ] e che voi tutti intendete non dite[  ] l’umanità è troppo vasta[  ] e noi troppo deboli[  ] Dio non misura le forze[  ] ma le intenzioni.

  6. Trasforma in implicite, quando è possibile, le proposizioni finali esplicite dell’esercizio 4. Ricordati che la trasformazione da esplicita in implicita è possibile quando la principale e la subordinata hanno lo stesso soggetto o sono tutt’e due impersonali. Le congiunzioni affinché, perché, acciocché vanno sostituite con per, o con le locuzioni al fine di, con il fine di, allo scopo di, con lo scopo di, con l’intento di.

  7. Indica le righe dei sottoelencati temi del brano, ordinandoli dal punto di vista della concatenazione logica.

    • la guida della coscienza individuale
    • i doveri positivi
    • i doveri negativi
    • il disegno di Dio e l’Umanità
    • definizione e caratteristiche dell’Umanità 


  8. Spunti per la produzione orale e scritta.

    • Ricerca, spiega e discuti, con l’aiuto del vocabolario, i diversi significati del termine coscienza.
    • L’agire dell’uomo nella società contemporanea è spesso basato su considerazioni individualistiche, in conflitto con l’etica dei doveri. Quali sono le ripercussioni in ambito sociale?
    • Nel brano si parla delle difficoltà nell’educare l’intelletto. Suggerisci modi in cui l’individuo possa oggi sviluppare le proprie facoltà intellettuali.
    • Suggerisci modi in cui l’individuo possa oggi educarsi moralmente.
    • L’armonia tra le varie classi sociali, basata su un codice di comportamento comune, è la condizione essenziale per il vero progresso.
    • Individuo, società, nazione, organizzazioni internazionali. Sono entità separate o cooperanti per il benessere reciproco?

 



UN APPROFONDIMENTO CRITICO

 

I primi capitoli dei Doveri dell’uomo apparvero sul periodico "Apostolato Popolare" di Londra fra il settembre 1841 e l’agosto 1842. Mazzini, nel momento in cui lavorava alla riorganizzazione della Giovine Italia, sentiva di dover offrire "agli Operai Italiani" alcuni essenziali elementi di educazione e di morale, da affiancare alla tradizionale attività cospirativa. Proprio in questa maggiore attenzione alla questione sociale consisteva la fondamentale differenza fra il mazzinianesimo del 1831 e quello di dieci anni dopo. Egli stesso, sempre sulle pagine dell’ "Apostolato Popolare", avrebbe ben presto fornito l’"interpretazione autentica" dei Doveri:

La parola operaio non ha per noi alcuna indicazione di classe nel significato comunemente annesso al vocabolo: non rappresenta inferiorità o superiorità sulla scala sociale: esprime un ramo d’occupazione speciale, un genere di lavoro, una applicazione determinata dell’attività umana, una certa funzione nella società: non altro. Diciamo operaio come diciamo avvocato, mercante, chirurgo, ingegnere. Tra codeste occupazioni non corre divario alcuno quanto ai diritti e ai doveri dei cittadini.
[...]
La logica induceva Mazzini ad ipotizzare una "rivoluzione politica", cara ai ceti medi ed intellettuali, che, per riuscire, non avrebbe potuto non trovare adesioni fra il popolo. Ma il popolo, per riconoscersi nel modello morale e civile del nuovo Stato unitario, avrebbe dovuto esser plasmato da un’etica radicalmente diversa da quella dell’Italia dell’aristocrazia e della Controriforma: una morale laica , alla cui base fosse il criterio della responsabilità personale e della coscienza del proprio dovere nei confronti della comunità, alla quale potessero attingere, al di là delle differenze di status, tutti i segmenti della "piramide" sociale.
[...]
Opera di riflessione, di meditazione, i Doveri avrebbero dovuto accompagnare quotidianamente il cittadino italiano lungo il cammino che lo avrebbe condotto a prendere coscienza di sé, della società in cui viveva, della patria, ed, infine, dell’umanità: un prezioso vademecum intessuto di massime, di ragionamenti, a tratti di spunti lirici dall’andamento cadenzato delle preghiere.
(da G. SPADOLINI, Presentazione a G. MAZZINI, Dei doveri dell’uomo, Genova, Edizioni Costa & Nolan, 1990, pp. 7-11)

 



OPERE DI GIUSEPPE MAZZINI

 

  • Saggio sopra alcune tendenze della letteratura europea nel XIX secolo, 1829
  • Fede e Avvenire, 1835
  • Dopo Aspromonte, 1862
  • Questione sociale, 1871
  • Scritti editi ed inediti, postumi, 1906-1967

 

NOTE
 

[1] rimprovero: disapprovazione, biasimo.

[2] Pur troppo: purtroppo.

[3] spettano all’: sono di competenza dell’.

[4] scorta alla: guida della.

[5] norma: regola.

[6] inveterati: che perdurano nel tempo e perciò difficilmente eliminabili, radicati.

[7] de’: dei.

[8] colla: con la.

[9] appoggiandosi all’: basandosi sull’.

[10] abbisognano: hanno bisogno.

[11] sepoltura: tomba.

[12] fanno lor prò: traggono vantaggio e utilità.

[13] viandante: chi percorre lunghi tratti a piedi.

[14] compire: compiere.

[15] a: per.

 


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