DATI BIOGRAFICI




 

 

Pietro Aretino (Arezzo 1492 - Venezia 1556) se ne va da Roma nell'estate del 1522, prima che vi giunga papa Adriano VI, da lui vituperato nelle sue pasquinate. Soggiorna per qualche tempo a Firenze presso il suo protettore, il cardinale Giulio de' Medici; poi, a partire dal febbraio 1523, a Mantova, presso il marchese Federico Gonzaga, suo ammiratore. Poi è al campo di Giovanni de' Medici, detto Giovanni delle Bande Nere, uno dei più celebri condottieri del suo tempo, che segue nelle sue campagne militari. Fra i due si instaura un cameratismo che ne fa i compagni di avventure guerresche e amorose. A Reggio Giovanni si innamora di "madonna Paula", moglie del conte Gasparo Sessi, signore di Rolo, e compie per amore prodezze stravaganti. Nel 1524 l'Aretino ritorna più di una volta a Reggio da solo e scrive all'amico le quattro lettere che qui sono raccolte. La situazione erotica sembra invertita: ora è "madonna Paula" che si strugge d'amore per il condottiero lontano, che da parte sua ostenta indifferenza. L'Aretino, a sua volta, si innamora di Laura, cuoca della contessa, ed è lui per primo a riderne e a scherzarci su. Non è da escludere che si tratti di un semplice 'gioco di società'.


 


 

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