INDICE
   BERNI  XX 1-6 [I xx 1-6]

   BOIARDO  I xx 1

PREMESSA

INDICE
DEL TESTO

NOTA
AL TESTO

BIBLIOGRAFIA

SIGLE

PERSONE

SOGGETTI

Rime
 

1
Di nuova istoria mi convien far versi,
E dar materia al vigesimo canto,
Dove potrà chiaramente vedersi
Ch'ognun non è così, come par, santo;
Né per gli abiti bigi, azzurri e persi,
E non se lo toccar se non col guanto,
Avere il collo torto, e gli occhi bassi;
E 'l viso smorto, in paradiso vassi;
2
Né per portare in mano una crocetta,
Vestir di sacco, andar pensoso e solo,
E con una vitalba cinta stretta
Arrandellarsi come un salsicciuolo;
Aver la barba lunga, unta e mal netta,
Un viso rincagnato di fagiuolo;
Cercar buchi, spilonche, grotte e sassi,
Come grilli, conigli, granchi e tassi.
3
Questo mostrar di non si contentare
Della vita comunemente buona,
E voler far tra gli altri il singulare,
Subito scandalezza la persona;
E fa tutto il lïuto discordare,
Quando una corda con l'altre non suona;
E di questo strafar convien che sia
Cagione, o fraude, o superbia, o pazzia.
4
La santità comincia dalle mani,
Non dalla bocca, o dal viso o da' panni:
Siate benigni, mansueti, umani,
Pietosi all'altrui colpe, agli altrui danni:
Non hanno a far le maschere e Cristiani;
Chi non mostra quel ch'è va con inganni,
E non entra per l'uscio nell'ovile,
Anzi è un ladro, un traditor sottile.
5
Questi son quella sorte di ribaldi
A' quali il nostro Iddio tanto odio porta,
E contra chi par sol che si riscaldi;
Ogni altro error con più pietà sopporta.
O agghiacciati dentro, e di fuor caldi,
In sepolcri dipinti, gente morta,
Non attendete a quel che sta di fuori,
Ma prima riformate i vostri cori.
6
Levate via la superbia, e la sete
Dell'oro; e la profonda ambizïone,
E l'odio che, da quella mossi, avete
A chi dove vorreste non vi pone.
Se fate così dentro, non arete
Fatica a riformarvi le persone;
Ché quando la radice via si toglie,
Getta l'arbor da sé tutte le foglie.
7
Io penso ben che voi dimenticati
Non vi sete ch'io dissi del diletto
Ch'ebber insieme quegli innamorati,
Come nel prato senza alcun sospetto
Presso alla fonte sonsi addormentati:
Stava lor sopra un vecchio maladetto
In una tana nel monte nascoso,
Che scuopre il bel boschetto ombroso.
 
 





















































1
Credo, segnor, che ben vi racordati
Che a l'altro canto io dissi del diletto
Ch'ebbero insieme quegli innamorati,
E come al prato, senza altro sospetto,
Presso alla fonte giacquero abracciati.
Stava a lor sopra un vecchio maledetto,
Ad una tana nel monte nascoso,
Che scopria tutto quel boschetto ombroso.
 
GUIDA