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BERNI II 1-2 [I ii 1-2] |
BOIARDO I ii 1 |
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1 Chïunque nasce, e 'n questa vita viene, Molti prova fastidj e de' travagli: Chi è stretto di Cupido alle catene; Chi di fortuna posto alli bersagli; Chi prova dolci e che d'amare pene, Con gran sudori di diversi intagli; Ché quella Dea che regge il terzo cielo, Ognuno accende d'amoroso zelo. 2 Tutti nasciamo sottoposti ai segni Che si chiaman qua giù corpi celesti; Onde diversi sono poi gl'ingegni, Secondo i lor oprar, veloci e presti. Così si vede per li Stati e regni, Che tutti vanno con diversi gesti. Ma con accenti di saper divini Torniamo a ricontar de' paladini. 3 Io vi contai, signor, ch'a gran battaglia Eran condotti con molta arroganza. L'Argalïa ben forte lo travaglia; E Ferraguto mostra ogni possanza. L'un viene armato d'ogni piastra e maglia; L'altro è fatato, fuor che nella pancia: Quell'altra parte che d'acciaio si copre, Di venti piastre grosse furon l'opre. |
1 Io vi cantai, segnor, come a battaglia Eran condotti con molta arroganza Argalia, il forte cavallier di vaglia, E Feraguto, cima di possanza. L'uno ha incantata ogni sua piastra e maglia, L'altro è fatato, fuor che nella panza; Ma quella parte d'acciarro è coperta Con venti piastre, quest'è cosa certa. |
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