70         
La via quei primi a fare han con le spade;
Gli altri a tener coperta e ben difesa
La donna, ch'a passar sì strane strade
Non sia dalla nimica gente offesa;
Gli ultimi tre, se caso alcuno accade,
Di stare alle riscosse hanno l'impresa;
E questi tre ne van con tanto core,
Che voglion morir tutti, e farsi onore.
71
Come dicon gli autor che gli elefanti
Nel passar di qualche acqua han per costume,
Che que' che son più grandi, andando avanti,
Tengon di sopra l'impeto del fiume,
Vanno i piccoli appresso tutti quanti,
E gli altri fanno lor, come dir, lume,
E spalle e scorta, e mostran lor la via;
Così fe' quella ardita compagnia.
72
L'ardita compagnia lieta e sicura
Angelica alla rôcca in grembo porta;
Angelica che trema di paura,
Ed era in viso inpallidita e smorta:
Eccoli giunti già nella pianura,
Né s'è di lor quella canaglia accorta;
Ma il conte che vuol farla a guerra buona,
Si mette a bocca il corno e forte suona.

60
Quelli hanno ad ogni forza e vigoria
Tenir la dama coperta e diffesa.
Poi son tre, gionti insieme in compagnia,
Che della retroguarda hanno la impresa:
Grifone ed Antifor de Albarosia,
E il re Ballano, quella anima accesa.
Or questa schiera è sì de ardire in cima,
Che tutto il resto del mondo non stima.









61
Calla de il monte la gente sicura,
Con Angelica in mezo di sua scorta,
La qual tutta tremava de paura,
E la sua bella faccia parìa morta;
E già son giunti sopra alla pianura,
Né si è di loro ancor la gente accorta.
Ma il conte Orlando, cavalliero adorno,
Alcia la vista, e pone a bocca il corno.