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TESTI
STUDI ROMEI Introduzione Nelle prime opere poetiche "il carattere di spicco è l'impudente e aggressiva omosessualità, la scanzonata misoginia. [...]: l'eros maschile era perfettamente legittimato sul versante della poesia classica - e dunque candidamente [...] esibito nei Carmina, forti di una solenne autorizzazione catulliana -; ma non mancavano i precedenti neppure sul versante della tradizione volgare, specie quando la complicità maschile si specchiava nell'acre detestazione della donna: indifferentemente la prostituta (II, III) o la moglie (IV). La 'noia' misogina era, anche in questo caso, il recupero disinvolto di uno stilema tradizionale, congiunto a costumi spregiudicati, tranquillamente tollerati in quell'ambiente [...]. [...] A conferma della tolleranza che lo circondava, il motivo omosessuale sarà replicato senza pudori (XVII, XVIII, IXX)" (p. 6) ROMEI Orlando Il rifacimento dell'Orlando innamorato "appare spesso il rovescio delle rime" (p. 16). "Il Berni scrive un sonetto contro la moglie (IV Cancheri e beccafichi magri arrosto): a LXVII [III vii] 1-8 si dilunga in un elogio dello 'stato [...] coniugale':
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