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   BERNI  XXVII 1-4 [I xxvii 1-4]

   BOIARDO  I xxvii 1-2
 

PREMESSA

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DEL TESTO

NOTA
AL TESTO

BIBLIOGRAFIA

SIGLE

PERSONE

SOGGETTI

Rime
 

1
Sono animali al mondo di sì altiera,
Di sì perversa e pazza opinïone,
Che necessaria tengon, non che vera
Una lor logical proposizione,
Con la qual dicon che servare intera
Si dee la fede e la promissïone
Fatta o data in qualunque modo sia,
Perch'è precetto di cavalleria.
2
E che chi giura, giuri ciò che vuole,
O ben o mal, mantener gli bisogna
A dispetto d'ognun le sue parole,
Se ben giurata avesse la menzogna;
E questo far colui più debbe e suole,
Che l'onor ama, e teme la vergogna;
Cioè chi cavalier fusse o soldato,
Altrimenti sarìa vituperato.
3
Vedete se l'intendon sanamente,
Se il lor giudicio ha prudenzia e deletto?
Misera la vulgare e cieca gente
Che si crede ogni cosa che l'è detto;
Né pensa ben, perché non è prudente,
E segue il senso più, che l'intelletto:
Non vede che quell'obbligo sol tiene,
Ch'è fatto a buono effetto e per far bene,
4
E non quel che si fa per braveria,
Per paura, per forza o per amore,
O per cavarsi qualche fantasia
Che da collera venga o altro umore:
Non come fece questa compagnia,
Ch'a difender si mise un traditore
Al quale il più bel giuro e sacramento
Era scannarlo, come furno drento.
5
Ché quand'uno alla fede avvien che manchi,
Che si manchi anche a lui vuol il dovere,
Però Rinaldo tutti goffi e bianchi,
Eccetto Orlando, gli fe' rimanere;
Il quale avendo un altro sprone a' fianchi,
Non si può così mettere a sedere,
Ma (come dissi) contra al suo cugino
Va com'addosso al lupo un can mastino.
6
Era ciascun di lor tanto infiammato,
Che sbigottir facea chi li guardava;
E molti si partîr senza comiato,
Ché quella vista poco dilettava:
Esce degli elmi lor foco e non fiato,
Alle parole lor l'aria tremava;
Paion dui orsi, anzi dui draghi in caldo:
Ma che? Orlando dir basta, e Rinaldo.
 
1
Chi mi darà la voce e le parole,
E un proferir magnanimo e profondo?
Ché mai cosa più fiera sotto il sole
Non fu mirata allo universo mondo.
L'altre battaglie fôr rose e vïole:
A ricontar di questa io mi confondo,
Perché il valor e il pregio della terra
A fronte son condutti in questa guerra.




































2
Era ciascun di lor tanto adirato,
Che facean sbigotir chi li guardava;
E molti se partîr senza comiato,
E poca gente se gli avicinava;
Uscia rovente fuor de gli elmi il fiato,
E nel suo ragionar l'aria tremava;
E chiunque stava di lontano un poco,
Giurava che lor volti eran di foco.
 
GUIDA