Analisi del sonetto
In principio era buio, e buio fia
di Luigi Pulci





METRICA







RIME


SCHEMA

A B B A  /  A B B A  //  C D C  /  D C D  //  d E E  /  e F F

E` lo schema fisso del sonetto burlesco pulciano (ne è nota una sola eccezione); sarà lo schema canonico nel Cinquecento, probabilmente lo è già al tempo del Pulci.


RIME

     A  -ia (fia : avemaria : via : osteria)
     B  -ei (Dei : gabbadei : romei : agnusdei)
     C  -ucce (capperucce : bertucce : grucce)
     D  -ate (infilzate : sciancate : 'ncoronate : serrate)
     E  -anno (torneranno : troveranno : danno)
     F  -effe (beffe : bizeffe)
Ai vv. 5-6 è presente una rima (ricca) interna, il cui rilievo è accentuato dall'identico posizionamento («Tu riderai... / ché tu vedrai...»).

Sotto il riguardo stilistico due rime si qualificano a prima vista come comiche (-ucce, -effe), con un'immediata conferma che viene dal lessico implicato (capperucce : bertucce : grucce; beffe : bizeffe). Nelle altre rime, "neutre" e facili, è significativo lo scontro semantico di alcune compagne di rima: avemaria : osteria; gabbadei : romei; infilzate : sciancate : 'ncoronate. In generale, nel sonetto la parola in rima tende ad essere semanticamente connotata e a ricevere un incremento di espressività dalla collocazione.


RISCONTRI

A  -ia
     DANTE DC: 18 occorenze di via
     PETRARCA RVF: 4 occ. di fia; 16 occ. di via; fia : via LIII 92-96, CCXLIV 2-7
B  -ei
     DANTE DC: 8 occ. di dei
     PETRARCA RVF: nessuna occ. in rima
C  -ucce
     BURCH. LXXIX 2-6: bertucce : capperucce
          assente in DANTE DC, PETRARCA RVF
D  -ate
     DANTE DC: nessuna occ. in rima
     PETRARCA RVF: nessuna occ. in rima
E  -anno
     DANTE DC: 5 occ. di danno, 1 occ. di torneranno (non compagne di rima)
     PETRARCA RVF: 13 occ. di danno
F  -effe
          assente in DANTE DC (ma presente -effa)
          asssente in PETRARCA RVF

Era fin dall'inizio prevedibile la scarsissima possibilità di trovare riscontri nei rimari disponibili, a causa della presenza in rima di vocabili estranei al lessico della poesia illustre e a causa della connotazione "comica" di almeno due delle rime (-ucce, -effe). Un contributo assai più sostanzioso ci viene dalla LIZ, anche se mirato soltanto su queste ultime due (ma esteso alle forme affini).

Compendiando, si può affermare che l'autorizzazione "comica" remota saldamente dantesca (infernale); che passa per il Sacchetti e per Burchiello; che è comune col Morgante; che si espande a Lorenzo de' Medici.

-ucce (capperucce : bertucce : grucce)

   DANTE Inf. XIX 29-33: buccia : cruccia : succia
              XXIV 125-129: Fucci : mucci : crucci
   SACCH. Rime CLIX 270-274: alluccia : grimuccia : succia : 
                             muccia : smuccia
   BURCH. LXXIX 3-7: bertucce : crucce : capperucce : mucce
          CCCXVII 3-7: grucce: bertucce : bucce : scappucce
          XXX 1-8: bertuccia : cruccia : buccia : gruccia
          XCVIII 9-13: scaramuccia : Andruccia : cruccia
   Morg. VII 42 7-8: succia : cruccia
         XVI 78 7-8: cruccia : bertuccia
         XVIII 122: gattuccia : buccia : bertuccia
         XIX 148: cruccia : bertuccia : smuccia
         XXI 72: cruccia : smuccia : buccia
   LORENZO Simp. II 95-99: cruccia : bertuccia : buccia
           Canti carn. I 23-25: cruccia : bertuccia : succia
                       VI 18-19: buccia : succia

-effe (beffe : bizeffe)

   DANTE Inf. XXIII 14-18: beffa : aggueffa : acceffa
   SACCH. Rime CLIX 352-353: beffa : diceffa
   Morg. XVII 68: beffe : bizeffe
         XVIII 129: effe : beffe : gueffe
         XXII 28: Gioseffe : beffe : aleffe


RITMO


SCHEMA

(Indico con il segno [ + ] le sillabe su cui cade l'accento ritmico, con il segno [ – ] le sillabe atone; con il segno [ / ] la cesura. E` superfluo avvertire che nell'"esecuzione" ritmica di un verso gioca un ruolo determinante la soggettività.
           1    - - + - - +/- + - + -
           2    - - - + -/- - + - + -
           3    + - - + -/+ - - - + -
           4    - + - - - +/- - - + -
           5    - - - +/- + - - - + -
           6    - - - +/- + - - - + -
           7    - + - - - + -/- - + -
           8    - - + - - +/- - - + -
           9    - - + - - + -/- - + -
          10    - - - +/- - - + - + -
          11    - + - - - +/+ - - + -
          12    - - - + - +/+ - - + -
          13    - - + - - +/- + - + -
          14    - + - - - +/- - - + -
          15            - + - + - + -
          16    - + - +/- + - - - + -
          17    - + - + - +/- - - + -
          18            - + - + - + -
          19    - - - +/- - + - - + -
          20    - + - + -/- - + - + -

La ritmica si presenta piuttosto varia: 13 schemi su 18 endecasillabi. Cinque i casi di schemi replicati:

      1 e 13:    - - + - - +/- + - + -
      2 e 10:    - - - +/- - - + - + -
       4 e 7:    - + - - - +/- - - + -
       5 e 6:    - - - +/- + - - - + -
       8 e 9:    - - + - - + -/- - + -

Singolari risultano gli schemi dei vv. 3, 11, 12, 14, 16, 17, 19, 20. Sono da osservare gli schemi ritmici dei vv. 11 e 12, che presentano due ictus consecutivi di 6ª e di 7ª, separati dalla cesura che coincide con un'inversione ritmica. I due settenari presentano entrambi un ritmo giambico.

La versificazione è rigorosamente lineare.



[25 settembre 1995]


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